Fonti pulite
ANTER su rinnovabili e rivoluzione industriale
I cittadini possono contribuire a raddoppiare la produzione di energie rinnovabili: è l’idea alla base della 3^ rivoluzione industriale, promossa dall’economista e sociologo Jeremy Rifkin
Il contributo di Antonio Rancati. Fondatore e Responsabile delle Relazioni Istituzionali ANTER – Associazione nazionale Tutela Energie Rinnovabili – sulla produzione di fonti pulite e il contributo dei singoli cittadini per un’energia democratica
In questi giorni in Gran Bretagna le istituzioni stanno prendendo atto, dopo decenni di investimenti industriali energetici, che la rivoluzione della futura produzione energetica può partire solo dai singoli cittadini che hanno la possibilità di installare impianti da fonti rinnovabili, con energia democratica, diffusa e distribuita sul territorio.
Sono quei concetti alla base della terza rivoluzione industriale che da oltre un decennio promuove l’economista e sociologo statunitense Jeremy Rifkin. Quello che è considerato il guru della green economy si spinge anche oltre paragonando la diffusione delle informazioni grazie ad internet a quello che in un futuro oramai vicino sarà la condivisione di energia tra gli stessi cittadini, che la produrranno per se stessi e per i vicini di casa che vorranno l’energia ad un minor prezzo.
Nel 2010 ho avuto l’onore di conoscere di persona il prof. Jeremy Rifkin, avendolo ospite all’evento nazionale Rinasci_mente ed alcuni giorni insieme per incontrare le istituzioni toscane, le cooperative e il sindaco di Firenze Matteo Renzi. A tutti loro ha spiegato questa vera rivoluzione economica per tutto il mondo, dalle occasioni di lavoro alle possibilità di business per le piccole e medie imprese, alla valorizzazione degli edifici che porterà a una riscrittura del mercato immobiliare.
Ogni edificio dovrebbe essere collegato in rete per offrire il surplus, mettendo in atto una rivoluzione energetica, che permetterà di convertire ogni singolo edificio in una micro-centrale energetica, che produrrà più di quanto consuma.
In Italia?
L’opinione pubblica italiana ha già più volte dimostrato che è favorevole alle energie rinnovabili e alla tutela dell’ambiente, ora tocca al Governo impegnarsi per rimuovere ostacoli e burocrazia al settore delle rinnovabili, che con gli ultimi provvedimenti del ministro Zanonato stanno aumentando e che vincolano lo sviluppo delle rinnovabili più efficienti, strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi posti dalla Commissione Europea.
Condivido con Greenpeace che il target indicato dalla Commissione Europea in questi giorni potrebbe essere più ambizioso sopra al 50% sulle emissioni di gas e manca il burden sharing vincolante tra le Regioni, in particolare qui Italia dove ci sono ancora troppe marcate differenze tra alcune di loro.
Dato che siamo già al 20% per le rinnovabili, percentuale condizionata dalla crisi economica e finanziaria, si potrebbe pensare che l’obietto del 27% sia basso ma se come tutti ci auspichiamo ripartisse in Italia lo sviluppo economico tornerebbero a generarsi quei 250.000 posti di lavoro degli ultimi anni nella green economy, scesi ora a poco più di 100.000.
Proprio in questi giorni come ANTER abbiamo superato i 200.000 soci con una maggiore distribuzione di cittadini tesserati all’associazione in queste cinque regioni: Campania 51.000, Toscana 36.000, Lazio 21.000, Calabria 19.000 e Sicilia 15.000.
Inoltre è emersa una notevole crescita di associati in Piemonte e in Umbria, con l’Emilia Romagna che ha raddoppiato il numero di soci negli ultimi due anni. La Basilicata con oltre 6.000 soci resta sempre la prima regione nella percentuale di soci in proporzione al numero di abitanti e in Sardegna siamo quasi a 5.000 soci, che essendo un isola è sempre più difficile fare associazionismo da altre regioni.
Prospettive future?
200.000 soci in 5 anni di vita spingono ANTER a continuare sempre di più a sostenere, promuovere e diffondere le energie rinnovabili su tutto il territorio nazionale forti di un report delll’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) che mostra come si possa duplicare entro il 2030 la quota attuale di energia pulita sui consumi mondiali, portandola dal 18 al 36%.
Tutto questo non dipende dagli sviluppi tecnologici e accessibilità dei cittadini con meno costi e burocrazia, ma dalla volontà politica nelle istituzioni nazionali ed europea, su cui contiamo di continuare ad influire anche con i buoni rapporti e le collaborazioni in atto in oltre 900 Comuni italiani, i colleghi del Coordinamento FREE e tutte le partecipazioni ai lavori delle commissioni nazionali e regionali sui nostri temi green.
I risultati conseguiti, fiduciosi degli obiettivi che ancora raggiungeremo, sono merito di tutti i delegati, collaboratori, soci sostenitori e onorari che con grande orgoglio promuovono ANTER su tutto il territorio nazionale.
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