Energie verdi
Le rinnovabili valgono il 30% della domanda
Secondo i dati ufficiali Terna, nel 2013 la produzione delle energie rinnovabili è cresciuta di oltre il 17% rispetto al 2012 e ha generato circa 94.852 TWh
Che anno è stato il 2013 per le rinnovabili italiane? Se si vanno a leggere i comunicati e le note diramate dalle associazioni di categoria, l’anno appena passato è stato estremamente negativo, tra chiusure aziendali, cali di occupazione, problemi normativi di varia natura. Eppure, gli unici dati certi al momento disponibili, quelli del rapporto annuale di Terna, sembrano indicare che l’onda lunga delle energie verdi in Italia non si sia ancora interrotta, nonostante le indubbie difficoltà.
Bisogna innanzitutto ricordare come il 2013 sia stato un anno estremamente negativo per il fabbisogno elettrico italiano, in discesa del -3,4% rispetto al 2012, che fu anch’esso un anno a segno meno. A farne le spese è stato però essenzialmente il comparto termoelettrico, ossia le centrali elettriche funzionanti con le risorse tradizionali (petrolio, carbone e, soprattutto, gas) che ha evidenziato una contrazione del 12% rispetto al 2012 (con 182,5 TWh prodotti rispetto ai 207,3 TWh del 2012), che già era stato un anno difficile.
I numeri, invece, sono assolutamente positivi per quanto riguarda le rinnovabili: se si considerano i dati di produzione nazionale di energia elettrica per fonte relativi a tutto il 2013 la generazione idroelettrica fa registrare un aumento del 21,4% rispetto al 2012 per un produzione netta di 52,5 TWh, una crescita essenzialmente dovuta a una maggiore piovosità, dato che le nuove installazioni sono sostanzialmente ferme.
Il fotovoltaico fa registrare un +18,9% con 22,1 TWh prodotti, l’eolico un +11,6% con 14,9 TWh, mentre sostanzialmente stabile è il contributo della geotermia (+1% per 5305 TWh). Le rinnovabili hanno perciò complessivamente generato nel 2013 circa 94.852 TWh, per una crescita del 17,8% rispetto al 2012.
Certo, i dati sono influenzati dalla grande crescita dell’idroelettrico e dal fatto che molti impianti, magari entrati in funzione soltanto nell’ultima parte del 2012, abbiano potuto lavorare soltanto nel 2013 per tutto l’anno. Resta il fatto che le rinnovabili ormai coprono il 29,9% della domanda elettrica italiana, un dato superiore all’obiettivo assegnato all’Italia dall’Ue per il 2020. Un traguardo, invece, raggiunto con ben 7 anni di anticipo.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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