Editoriale - Tekneco #11
Moravia, il terremoto e la “tecnecologia”
Editoriale scritto da Marco Gisotti per il numero undici della rivista cartacea Tekneco
«Adesso si vede chi ha rubato – scriveva Alberto Moravia sulle pagine dell’Espresso all’indomani del terremoto in Irpinia nel 1980 –. L’ospedale nuovo, inaugurato l’altr’anno, è crollato, i malati sono morti, gli infermieri sono morti, i medici sono morti. E perché sono morti? Perché c’è stato chi ha rubato sul cemento, come il negoziante disonesto ruba sul peso».
A quattro anni dal terremoto dell’Aquila e davanti alla prova provata che nel capoluogo abruzzese non si è prestata maggiore cura verso case private o palazzi pubblici – anche qui qualcuno ha rubato sul cemento come il negoziante disonesto – di quanta trenta anni prima se ne sia prestata in Campania, possiamo solo constatare l’assenza di una cultura del rischio nel nostro Paese. Ignoranza trasversale che riguarda il cittadino (pronto a ribellarsi e ad agitare il cappio solo dopo la catastrofe), il politico (la cui unica scusa è che “non sapeva”), lo scienziato (che si credeva di dominare le leggi della natura) e persino del criminale (i cui figli innocenti rimangono sotto le macerie come i figli degli innocenti).
In questo numero, che inaugura una scaletta nuova in cui ad ogni sezione corrisponderà un approfondimento tematico (infissi, solare termico e filiera dello pneumatico, questa volta), abbiamo deciso di affrontare di petto il tema, anche perché oggi la tecnologia ci consente di resistere al terremoto come mai in ogni altra epoca della storia umana. Riqualificare il nostro patrimonio edilizio, costruire con nuovi materiali, progettare con intelligenza non sono più opzioni di una élite colta e informata e magari anche danarosa. No. Fa parte del nuovo modo, “green”, di intendere l’edilizia e, in generale, l’urbanistica. Ne parliamo nel nostro speciale, con la speranza di dare un contributo tecnico e culturale al dibattito. Sapendo che senza la tecnica la cultura non avrebbe gambe per marciare: dai tempi della ruota o del torchio tipografico, dall’elettricità al microprocessore che consente a queste parole di viaggiare sulla rete o di essere stampate. Una tecnica che non può più prescindere da un approccio ecologico.
Condividi
Tag
L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...