Dibattito
Le rinnovabili entrano nell’agenda della politica
Per le primarie del centrosinistra i candidati hanno espresso la loro posizione in tema di promozione delle energie pulite
Nella giornata di oggi si conosceranno i risultati definitivi delle primarie del centrosinistra, al momento lo schieramento più accreditato per la vittoria alle legislative del 2013. Al di là dell’esito della consultazione, l’aspetto più significativo, per quanto ci riguarda, è che il tema della promozione delle energie rinnovabili si è imposto come uno degli argomenti – alla pari o quasi con altri più tradizionali – su cui i candidati hanno dovuto esprimere un’opinione per conquistare il voto degli elettori.
Il merito è in parte anche dell’associazione ambientalista Greenpeace che, attraverso l’intensa campagna IoNonViVoto.org, ha chiesto ai responsabili di tutti i partiti e, in particolare ai candidati del centrosinistra, di chiarire inequivocabilmente cosa intendano fare per arrestare l’avanzata delle fonti energetiche fossili e per sostenere, invece, la crescita delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Gli ecologisti hanno anche reso noti i risultati di un sondaggio condotto tra gli elettori del centrosinistra durante il primo turno delle primarie, con risultati inequivocabili: oltre il 97% degli intervistati si è dichiarato indisponibile a votare chi continuerà a permettere la costruzione di nuove centrali a carbone; una percentuale identica ha vincolato il proprio sostegno all’impegno, da parte dei leader, a proteggere il Mediterraneo dalle perforazioni petrolifere; oltre il 99%, infine, ha dichiarato che non darà il suo voto a chi non promuoverà concretamente la crescita delle fonti rinnovabili.
Greenpeace ha rimproverato ai duellanti finali del centrosinistra, Renzi e Bersani, di non aver chiarito le loro posizioni in materia e di sostenere il Governo Monti, favorevole allo sviluppo delle estrazioni da idrocarburi nella Penisola. In realtà i due politici hanno espresso la propria opinione sulle rinnovabili: il sindaco di Firenze vuole portare la quota di fabbisogno energetico coperta dalle rinnovabili al 50% entro i prossimi vent’anni.
Secondo Renzi gli incentivi dovrebbero essere assicurati fino al raggiungimento della parità di costi con le fonti tradizionali, anche se andrebbero calibrati in modo da pesare il meno possibile sugli utenti. Più concentrato sull’aspetto industriale è invece il programma del segretario Pd, Pierluigi Bersani, che mira a rafforzare la filiera delle rinnovabili nel nostro Paese, spingendo in questa direzione anche gli investimenti delle tradizionali imprese manifatturiere.
Archiviate le primarie del centrosinistra, dovrebbe essere nelle prossime settimane il turno di quelle di centrodestra e, anche in questo caso, alcuni candidati hanno già espresso la loro posizione. Insomma, grazie anche allo sviluppo impetuoso degli ultimi anni, le fonti pulite sembrano essere uscite definitivamente dalle nicchia, diventando un argomento “forte” per l’opinione pubblica e – di conseguenza – anche per la politica.
Condividi
Tag
L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...