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A Taiwan nasce un nuovo colosso del solare | Tekneco

industria solare fotovoltaica

A Taiwan nasce un nuovo colosso del solare

La leadership asiatica nel settore industriale sembra ormai solidissima, nonostante le denunce di dumping in Usa ed Europa

Scritto da il 30 novembre 2012 alle 8:31 | 0 commenti

A Taiwan nasce un nuovo colosso del solare

L’estremo Oriente è sempre più il luogo privilegiato di produzione dei pannelli fotovoltaici. La più recente notizia, diramata dall’Istituto italiano per il Commercio Estero (Ice), ha confermato questa supremazia: a Taiwan nascerà la seconda società al mondo di celle solari.

La nuova realtà è frutto di un accordo tra due società locali, la Delta Electronics e la Neo Solar Power Corporation, che hanno dato annuncio congiunto di un piano di cooperazione strategica con l’obiettivo di formare una joint-venture che, “hanno riferito fonti ben informate, avrà una capacità di celle solari di quasi 2 GW, diventando il più grande produttore di celle solari a Taiwan e il secondo più grande al mondo” ha segnalato l’Ice.

Niente di nuovo sotto il… solare, verrebbe da dire, guardando già alla supremazia asiatica, e in particolare cinese, nel settore, con colossi del calibro di Suntech, Yingli Green Energy, Trina Solar, tanto per fare alcuni nomi. La stessa Cina ha virato con decisione sul solare e, in generale sulle rinnovabili, come comprovano i dati diffusi in questi giorni dalla Commissione statale di regolamentazione, che evidenziano come nei primi 10 mesi del 2012 si rsia egistrato un aumento dei consumi energetici “verdi” del 3,6%, rispetto al corrispettivo 2011, per un totale di 810,2 TWh.

Non solo: stando a uno studio di settore condotto dal Credit Suisse, che sottolinea come siano soprattutto Germania e Cina, autentiche “locomotive dell’export” mondiale, a puntare decisamente sul fotovoltaico. E se una buona fetta dell’elettricità tedesca è generata dal solare (oltre che da eolico e da altre rinnovabili), è noto come i pannelli solari utilizzati in Germania ed Europa siano prodotti in prevalenza in Cina.

Tuttavia il fiorire dell’industria fotovoltaica della Repubblica popolare ha sollevato critiche e decisioni negli Stati Uniti e in Europa. Gli Usa, lo scorso maggio, hanno invece imposto pesanti tasse sulle importazioni di prodotti solari cinesi, “rei” di essere venduti sottocosto grazie a sovvenzioni statali.

Anche in Europa la Commissione Ue sta conducendo un’indagine investigativa tesa a determinare se e in quale misura possano essere state attuate delle pratiche illecite di dumping o di ricezione di sovvenzioni illegali da parte delle società produttrici e importatrici di moduli fotovoltaici cinesi.


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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