Scuole: a Milano si fanno con il legno

La città di Milano prosegue con la bioedilizia mettendo al centro la scuola. L’edilizia innovativa, infatti, vince sei a uno poichè dei sei progetti preliminari approvati dalla Giunta comunale, cinque riguardano la costruzione di scuole in legno.

Dopo la demolizione e la bonifica dei vecchi edifici cinque di quelli nuovi saranno realizzati con le tecnologie della bioarchitettura e solo una con modalitá tradizionali poichè sarà conservata la maglia della struttura esistente.

«L’accordo sottoscritto nasce dalla volontà di sperimentare nuove idee e nuove opportunità in un settore importante come quello dell’edilizia scolastica, garantendo al tempo stesso i più alti standard qualitativi e funzionali. Nei prossimi anni potremo dare ai nostri bambini scuole più sicure, antincendio, antisismiche, più rispettose dell’ambiente e, perché no, anche più belle realizzate in tempi più brevi», afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Le cinque scuole in legno saranno la primaria di via Viscontini 7 per un importo di 13.500.000 euro, la primaria di via Brocchi 5, per 17.800.000, la secondaria di via Strozzi 11, per 13.500.000, la scuola dell’infanzia di via Rimini 25/8, per 4 milioni e la scuola dell’infanzia di via Martinelli 57, per 4 milioni.

«Obiettivo dell’amministrazione Pisapia è sostituire tutte le 27 scuole arrivate a fine ciclo: auspico che il presidente del Consiglio Renzi liberi risorse per consentirci di costruire piú di due scuole l’anno, come previsto nella nostra programmazione. Purtroppo negli ultimi 20 anni si è fatto poco, quest’anno puntiamo a migliorare gli impegni previsti realizzando quattro nuove scuole», spiega l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.

Il Comune ha stipulato un accordo con Federlegno per sostituire i manufatti precedenti che contengono amianto, con materiale ecologico. «Da sempre lavoriamo per promuovere la tipologia costruttiva in legno, evidenziandone le peculiarità in termini di sismo-resistenza, risparmio energetico, e sostenibilità. Ad oggi gli edifici a struttura di legno rappresentano l’eccellenza costruttiva delle imprese italiane, anche alla luce dell’esperienza positiva fatta nei momenti della ricostruzione post sisma in Emilia», dice Emanuele Orsini, presidente di Assolegno, l’associazione di FederlegnoArredo che raccoglie molte imprese italiane specializzate in edilizia in legno.

La struttura in legno consentirá un’ottimale acustica degli ambienti interni, una diminuzione del consumo energetico, con riduzione di emissione di CO2 e altri inquinanti in atmosfera e le scuola saranno dotate di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia. Una parte dell’illuminazione interna sarà naturale grazie all’utilizzo dei camini solari che consentono di prelevare luce dal tetto e distribuirla all’interno portandola che ai piani inferiori.

Per quanto riguarda la scuola primaria di via Puglie 4 è prevista la ricostruzione conservando lo scheletro della struttura. Saranno perciò ricostruite le parti restanti: i tamponamenti, le chiusure, la copertura e tutta l’impiantistica, per un importo di 12 milioni, utilizzando comunque pratiche d’isolamento per migliorare l’efficienza energetica.