progetto Easyhome 4Eq
L’Italia della bioedilizia vince in Europa
Al concorso “Un mondo come piace a te”, la Commissione Europea assegna il primo premio a un edificio italiano per la migliore idea sul clima. L'Europa ci crede. E l'Italia?
Troppo spesso ignorata, specialmente a livello d’amministrazione centrale la bioedilizia italiana “sfonda” in Europa. Questo è il senso del riconoscimento che la Commissione europea ha assegnato al progetto Easyhome 4Eq vincitore del concorso “Un mondo come piace a te”, come migliore idea sul clima in Italia.
«Grazie all’esclusivo impiego di fonti rinnovabili, l’edificio produce piú energia di quanta ne consumi, con un livello di emissioni di gas a effetto serra pari a zero – spiega in una nota la giuria – inoltre, mantenendo bassi i prezzi di acquisto per ciascun appartamento, il progetto contribuisce a far sì che gli stili di vita ecologici siano alla portata di tutti».
Il complesso residenziale, che è stato realizzato su una ferrovia dismessa di Lodi è composto da venti appartamenti il cui consumo energetico è dell’85% inferiore a un edificio in classe G. Quindi se in appartamento normale la bolletta energetica è di 2.000 anno, in queste abitazioni sarà solo di 300 euro.
Per diminuire in maniera così drastica i consumi oltre a tutte le pratiche d’efficientamento energetico sono state utilizziate tecnologie geotermiche, fotovoltaiche e delle pompe di calore. Anche l’acronimo è particolare: 4Eq, infatti, significa efficienza energetica, economicità, etica e qualità a sottolineare le particolarità della realizzazione. E non bisogna trascurare il fatto che il progetto è stato realizzato dalla Cooperativa Santa Francesca Cabrini Due che è una cooperativa edilizia senza scopo di lucro il cui scopo è quello d’offrire abitazioni a prezzi ridotti a giovani, anziani e famiglie e d’informare attraverso campagne di sensibilizzazione sulle potenzialità dell’edilizia e degli stili di vita sostenibili.
«Il progetto Easyhome 4Eq dimostra come tutti i cittadini europei possano contribuire a difendere il clima compiendo pochi e semplici passi che peraltro aiutano a risparmiare risorse economiche e a migliorare la nostra qualitá di vita – afferma il Commissario per l’Azione per il Clima Connie Hedegaard – ci ha davvero confortato vedere che per il concorso ‘Un mondo come piace a te’ siano stati presentati così tanti progetti dall’Italia e dal resto d’Europa che ci aiuteranno a costruire un mondo come piace a te, con il clima che vuoi per le generazioni presenti e future».
E all’Italia non è andato solo il primo premio del concorso “Un mondo come piace a tè”. Su un totale di 269 progetti che sono stati “messi a giudizio tramite il web” sono parecchi quelli italiani arrivati in finale. Eccoli: Studenti contro lo spreco: una campagna che promuove l’uso di acqua del rubinetto, di bicchieri e bottiglie riciclabili nelle universitá; EcO – edifici a consumo zero: promuove la costruzione di edifici a impatto energetico zero; Venette Waste: realizza abiti utilizzando sprechi e scarti di sartoria; Life + Eco Courts (cortili ecologici): un progetto per razionalizzare i consumi di acqua ed energia e ridurre la produzione di rifiuti in alloggi e condomini; Nuovo Motore: un motore innovativo ad elevata efficienza energetica; Social Cycling Station: promuovere la mobilitá ciclistica e creare lavoro attraverso un servizio di deposito di biciclette custodito; Trasformare l’olio usato in biodiesel; Bee – Green Mobility Sharing: è un servizio di sharing di auto e biciclette elettriche; Black Revolution, usare la biochar come ammendante e per la cattura del carbonio nel suolo.
Sembra quindi che l’Italia di idee per la green economy ne abbia non poche, ma ciò che manca sembra essere una classe politica, e anche dirigenziale, che ci creda sul serio.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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Equilibrium
scrive il 21 ottobre 2013 alle ore 15:48
Il comparto della bioedilizia "made in Italy" è fondamentale per il settore della green-economy del Bel Paese!