Lezioni degli artigiani sulla casa sostenibile

Per puntare alla massima efficienza energetica, bisogna partire dalla carta. Nonostante il successo registrato questi anni dagli incentivi per le ristrutturazioni, infatti, il risparmio in termini di dispersioni su edifici già esistenti difficilmente arriva a superare il 15-20%. Mentre una progettazione secondo le tecniche più moderne dell’edilizia sostenibile può abbattere i consumi fino al 70% (rispetto a una costruzione con tecniche tradizionali) attraverso la combinazione tra i migliori materiali da costruzione e la creazione di sistemi per il recupero e la messa in circolo dell’energia.

Consigli pratici di costruzione

Queste considerazioni hanno spinto Klimahouse a progettare per la prossima edizione – in programma dal 27 al 30 gennaio – il lancio dell’iniziativa  “La casa perfetta – gli errori da evitare”, organizzata da Fiera Bolzano e Apa (Associazione dell’Artigianato della Provincia di Bolzano). L’obiettivo dell’esposizione è illustrare al meglio gli errori che si possono evitare nella costruzione di edifici efficienti e più sicuri. In mostra ci sarà il modello di un edificio “a spicchi” – in scala 1:1 – che racchiuderà le migliori tecnologie per la sostenibilità e l’efficienza energetica.

A presentare l’abitazione eco-sostenibile e fornire consigli sulle tecniche e i materiali da utilizzare saranno gli artigiani bolzanini: una scelta che conferma come il futuro della bioedilizia non sia esclusivamente nelle mani dei grandi studi di progettazione, che possono mettere in campo il know-how dei progressi tecnologici, ma vi sia spazio anche per l’indotto costituito dai mestieri e dalle professionalità che hanno dalla loro un bagaglio di esperienza sui materiali naturali.

Tre officine per i visitatori

La superficie espositiva complessiva (430 metri quadri di estensione)  dedicata al progetto ospiterà anche alcune ‘Officine viventi’, vale a dire laboratori pratici dove i visitatori potranno imparare a realizzare un cappotto termico o a montare correttamente una finestra. Il primo “Laboratorio dal vivo” vedrà la realizzazione di una nuova costruzione massiccia dello standard CasaClima Oro (che certifica il livello di efficienza energetica più elevato), mostrando in particolare l’incollaggio dei laterizi levigati a livello, l’applicazione e l’intonaco delle lastre isolanti, il riporto a secco e la struttura della pavimentazione nonché il raccordo del massetto.

La seconda “officina” presenterà la costruzione di una CasaClima in legno caratterizzata da coibentazione esterna con pannelli in masonite, applicazione dell’incannicciatura di canna, intonaco d’argilla e finestre in legno. La terza parte affronterà il tema del risanamento energetico di un edificio tipico degli anni ’70 per raggiungere gli standard di certificazione.

Il brand CasaClima

La manifestazione è, quindi, anche l’occasione per promuovere il marchio provinciale CasaClima, che secondo uno studio completato nei giorni scorsi dall’Ire (Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano) dal 2002 a oggi ha certificato circa 2.700 edifici nuovi e 1.500 risanati, con un ritorno economico in termini di valore aggiunto per il territorio di 65 milioni di euro. CasaClima, precisa la ricerca, ha un vasto effetto mediatico grazie alle 4,8 citazioni al giorno sulla stampa nazionale e in Internet. Tra i consumatori, il marchio è conosciuto da un adulto su dieci, pur con enormi differenze a livello geografico, con il Nord Est che raggiunge il 27% di notorietà e il Sul fermo al 2,6%.