L’edilizia sostenibile conquista 705 comuni italiani
Si diffondono i regolamenti comunali edilizi contenenti criteri di sostenibilità. Oggi riguardano circa 19 milioni di italiani e numerose aziende. Lo studio di Legambiente e Cresme
Photo: Casa Passiva Angerer, BZ
Efficienza energetica, riduzione delle emissioni inquinanti, soluzioni innovative per riscaldamento e climatizzazione: i regolamenti edilizi che puntano a questi e ad altri obiettivi di sostenibilità sono sempre più numerosi. In Italia i comuni che li hanno introdotti sono 705, pari al 9% di tutti i comuni del Paese e ad una popolazione del 31% di quella nazionale. E’ quanto viene evidenziato nel terzo Rapporto ON-RE (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e CRESME, presentato venerdì scorso a Milano.
Dallo studio emerge il percorso seguito dall’evoluzione della filiera con riguardo alla sostenibilità delle costruzioni e al loro impatto ambientale. Dall’analisi dei regolamenti edilizi, svolta attraverso la rilevazione di alcuni parametri, è possibile comprendere la reale intenzione di porre in essere processi costruttivi mirati ad una migliore qualità edilizia, che ha importanti conseguenze sulle loro caratteristiche di vivibilità delle abitazioni e dell’ambiente in cui esse vanno ad inserirsi. Fra i nuovi elementi di valutazione introdotti nel rapporto di quest’anno sono stati inclusi l’isolamento acustico e la permeabilita’ dei suoli, che vanno ad aggiungersi ai parametri già presenti nelle ricerche precedenti: isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica in edilizia, orientamento e schermatura degli edifici, impiego di materiali da costruzione locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero acque meteoriche.
Il rapporto ha individuato anche per quest’anno i comuni che si sono particolarmente distinti nell’approvazione di un regolamento edilizio completo, ossia comprendente vari obiettivi di sostenibilità, indicando Collegno (TO) per il nord, le amministrazioni dell’Empolese-Val d’Elsa per il centro e Salerno per il sud.
“Nei 705 Comuni individuati e analizzati da Rapporto rientrano circa 19 milioni di abitanti, pari al 31% della popolazione del Paese - ha osservato Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del CRESME - un campione assolutamente rappresentativo dell’attenzione che i governi stanno attribuendo alla questione del risparmio energetico e all’importanza comunemente condivisa che il patrimonio edilizio riveste in tale tema”.
“Ma la rilevanza di questa attività regolamentativa – ha sottolineanto ancora Bellicini – è ancora più percepibile attraverso la dimensione edilizia che essa va a condizionare. Gli oltre 700 Regolamenti Edilizi o documenti analizzati influenzano le strategie del risparmio energetico (passivo o attivo) e, considerando i periodi di formazione e di adozione di tali provvedimenti, ci troviamo a quantificare in oltre 300.000 le abitazioni della nuova edilizia residenziale che dal 2000 ad oggi sono state realizzate con criteri obbligati o promossi dai Regolamenti Edilizi fino ad oggi raccolti”.
“Sono tali e tante le novità impiantistiche e tecnologiche sviluppate negli ultimi anni, che riuscire ad aiutare l’innovazione e adattare le soluzioni ai diversi contesti attraverso i regolamenti diventa fondamentale” - ha commentato Edoardo Zanchini, responsabile energia e infrastruttura di Legambiente - Ora che la certificazione energetica in edilizia è obbligatoria, per esempio, è necessario capire come i regolamenti si sono occupati delle prestazioni energetiche degli edifici: quali obiettivi hanno fissato per migliorare il comportamento di pareti e finestre o cosa prevedono in termini di esposizioni da privilegiare. Nel 2021 tutti gli edifici nuovi, pubblici e privati, costruiti nella UE dovranno essere neutrali dal punto di vista energetico: soddisfare riscaldamento e raffrescamento grazie a fonti rinnovabili oppure non averne addirittura bisogno. Occorre traghettare il nostro paese verso questa importante scadenza, con la consapevolezza che gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 non saranno conseguibili senza un cambiamento progressivo nel settore delle costruzioni”.
Ma pensare ad obiettivi di sostenibilità legati solo all’edilizia residenziale sarebbe limitativo: il mondo delle aziende ha enormi potenzialità e anche in questo ambito sono in aumento le realtà sensibili alle tematiche di efficienza energetica e riduzione delle emissioni. E’ in quest’ottica che si evidenzia il riconoscimento di Legambiente verso alcune aziende che sono state premiate nell’ambito di Green Life, Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente, un bando con l’obiettivo di dare evidenza a realtà che hanno adottato soluzioni innovative e buone pratiche ambientali.
Fra le aziende che si sono distinte non solo per i propri prodotti, ma per aver adottato criteri di sostenibilità nelle proprie sedi, Legambiente ha premiato 3M Italia (per la nuova sede dotata di una serie di dispositivi che alimentano la sostenibilità come un recuperatore di calore ad alta efficienza, un collettore di recupero acque piovane, vetrate ad alta prestazione termica, un sistema di schermatura esterna a lamelle fisse), KERAKOLL SpA per il nuovo centro ricerche Kerakoll Green Lab (che rappresenta in Europa uno dei primi esempi di edificio industriale a basso impatto ambientale, elevato benessere abitativo e alta efficienza energetica), Schüco International Italia S.r.l. per la nuova sede in Classe A ricavata da un edificio obsoleto ed energivoro, oggi in grado di risparmiare oltre il 50% in termini di fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento ossia 170 tonnellate di CO2 che ogni anno non vengono immesse nell’atmosfera.
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L'autore
Dario Bonacina
Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.
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