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Le dieci azioni per l’efficienza

Il Comune di Firenze ha dato il via libera alle dieci linee di azione per l'efficienza energetica: saranno inserite nel Regolamento edilizio

Scritto da il 27 settembre 2012 alle 8:20 | 0 commenti

Le dieci azioni per l’efficienza

“Semplificazione, equità, ambiente. Sono state queste le parole d’ordine che ci hanno guidato. – ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica Mirko Dormentoni del Comune di Firenze, presentando le nuove dieci linee d’azione per l’efficienza energetica del capoluogo toscano.

“L’aumento dell’efficienza energetica degli edifici e la moltiplicazione dell’utilizzo di fonti rinnovabili rappresentano – continua Dormentoni – uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dell’ambiente. Risparmiando energia si risparmiano anche soldi e ciò può incidere molto su chi abita in condominio, inoltre ci sono tanti incentivi inutilizzati. Occorrono poche regole ma certe, pochi  obblighi, pochissimi divieti, lavorare sulle performance e sugli  incentivi, omogenizzare i regolamenti e la modulistica dei Comuni”.

La giunta del Sindaco Matteo Renzi per fare ciò ha realizzato un percorso di approfondimento in Commissione che ha portato all’elaborazione di dieci punti sufficientemente dettagliati, collaborando nella loro stesura con gli Ordini Professionali. Entro il 2012, secondo la road map fissata dall’amministrazione comunale si dovrà creare un pacchetto di interventi e di modifiche al Regolamento Edilizio e tenerne conto di ciò nel Regolamento Urbanistico.

“Siamo molto soddisfatti per l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Firenze del Decalogo sull’efficienza energetica. – affermano dall’Ordine degli architetti di Firenze e provincia – Notiamo con estremo piacere che il Consiglio e la Commissione urbanistica di Palazzo Vecchio hanno fatto propria la gran parte delle indicazioni suggerite e avanzate dall’Ordine degli architetti di Firenze e provincia e dalla Consulta degli Ordini invitati a partecipare attivamente alla stesura del testo. Ci aspettiamo che questo senso di responsabilità e di collaborazione non rimanga un episodio isolato ma coinvolga altri aspetti altrettanto strategici – dal punto di vista urbanistico, pianificatorio e paesaggistico – per la città di Firenze”.

“Il Comune di Firenze si dovrà infine impegnare come capofila  per realizzare quello che chiedono tantissimi cittadini ed operatori: un’omogeneizzazione dei regolamenti edilizi. Cogliamo l’occasione  della Città Metropolitana per dare regole più semplici e soprattutto uguali almeno per tutta l’area fiorentina o provinciale, siamo nel  2012 e non possiamo andare avanti con regolamenti e modulistica  talvolta completamento diversa tra un Comune e un altro limitrofo”, ha concluso Dormentoni.

Ecco una sintesi del “decalogo”:

1) proseguire nell’impegno avviato per la riqualificazione energetica ed ecologica degli edifici pubblici di competenza del Comune con:

  • la metanizzazione delle centrali a gasolio ancora esistenti;
  • la riqualificazione degli impianti termici con caldaie ad alto rendimento o pompe di calore geotermiche o ad alta efficienza;
  • l’installazione di impianti solari presso edifici sportivi e scuole.

2) impegnarsi a intervenire sul proprio patrimonio e sulle proprie procedure di acquisto/appalto per implementare:

  • acquisti verdi (Green Public Procurement) da parte dell’Amministrazione Comunale, da non limitare ai prodotti di cancelleria ma anche ai prodotti di manutenzione e ristrutturazione edilizia;
  • inserimento nei bandi di elementi qualificativi per lo sviluppo sostenibile degli interventi e delle forniture.

3) predisporre aggiornamenti/modifiche ed integrazioni al Regolamento edilizio (entro il 2012) ed a predisporre il Regolamento Urbanistico tenendo contro dei seguenti obiettivi:

  • disciplinare gli interventi edilizi non contemplati dal D.Lgs. 28/11 anche anticipando i contenuti dell’art 7 della Direttiva 2010/31/UE in modo da assicurare la realizzabilità tecnica degli interventi di riqualificazione energetica e verificare la possibilità di portare a 500 mq la soglia delle ristrutturazioni integrali che sottostanno agli obblighi del D.lgs. 28/11;
  • verificare la possibilità di fornire delle localizzazioni ed occasioni espressamente dedicate per permettere ai privati di usufruire degli incentivi che la pubblica amministrazione concede a chi produce energia da rinnovabil (es. areee industriali);
  • prevedere l’obbligo di realizzare impianti centralizzati di riscaldamento e raffrescamento per i nuovi interventi edilizi di media/grande dimensione (ad es. condomini con almeno 4 unità immobiliari) e per consistenti ristrutturazioni (ad es. condomini con almeno otto unità immobiliari);
  • favorire la realizzazione e gli allacciamenti alle reti di teleriscaldamento;
  • non operare tramite divieti specifici alla installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile in determinate aree del territorio di competenza, ma fornire indicazioni, modalità di inserimento, specifiche di produzione con riguardo sia al fotovoltaico che al solare termico e al minieolico (tecnologie queste ultime due con grandi potenzialità e necessità di spazio limitato);
  • verificare la possibilità di individuare zone in cui dovrebbero concentrarsi per le caratteristiche dell’area determinati grandi/medi impianti da fonte rinnovabile (preferibilmente aree produttive), in modo coerente con quanto dettato dalla legge regionale in materia di aree non idonee (ad es. la lr 11/2011 ha vietato grandi installazioni di fotovoltaico in area agricola), verificando anche la possibilità di permettere l’installazione di nuove modalità di impianti integrati con la produzione agricola nelle aree di pianura (sulla scorta di esperienze come quella delle serre voltaiche o dell’”agrovoltaico” realizzato in provincia di Mantova);
  • verificare la possibilità di istituire un meccanismo di “crediti edilizi” per dare ad esempio la possibilità per i proprietari che intendono intervenire sul proprio immobile con misure consistenti di efficientamento energetico di ottenere dei bonus edilizi, strettamente regolamentati, spendibili in altra collocazione ovvero trasferibili alla Banca dei Crediti Edilizi per la loro utilizzazione da terzi operatori.

4) individuare le risorse umane ed economico-finanziarie per sviluppare ulteriormente il sistema delle verifiche e dei controlli del Comune su tutte le prescrizioni di legge e regolamentari relative all’efficienza energetica alla certificazione energetica degli edifici ed agli impianti da fonti rinnovabili.

5) Ad adoperarsi per favorire convenzioni e accordi utili allo sviluppo di interventi (incentivi) di efficientamento energetico degli edifici condominiali e non, in particolare per quanto riguarda gli involucri edilizi a risparmio energetico e le energie rinnovabili e gli impianti ad alta efficienza quali le caldaie a condensazione, il fotovoltaico, il solare termico, il mini-eolico, biomasse, geotermia, pompe di calore, cogenerazione, trigenerazione, micro-idroelettrico, solare termico a concentrazione, ecc… anche tramite la collaborazione di altri soggetti pubblici, di istituti di credito e di altri privati, anche seguendo e replicando modelli già adottati da altre istituzioni (ad esempio quelli interessati a spendere in modo alternativo i “certificati verdi”).

6) A realizzare la suddetta regolamentazione ed eventuale incentivazione secondo il principio della massima semplificazione ed a prevedere apposite campagne di informazione finalizzate a rendere i cittadini informati e consapevoli tramite strumenti di comunicazione divulgativa, anche in collaborazione con altre istituzioni e con soggetti specializzati come ad esempio l’Agenzia Fiorentina per l’Energia.

7) Ad attivarsi presso la Regione Toscana affinché emetta norme di omogeneizzazione/semplificazione della regolamentazione edilizia dei Comuni sulla scorta della proposta ANCI/INU.

8) Ad attivarsi presso la Provincia (prossima Città Metropolitana di Firenze) e presso i 44 Comuni che ne fanno parte per stabilire accordi al fine di redigere una regolamentazione comune in materia di: riduzione dei consumi energetici, riqualificazione edilizia, con contestuale aumento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti ed in generale che affronti tutte le tematiche relative alla eco-sostenibilità e biocompatibilta ed uso di fonti energetiche rinnovabili, con l’obiettivo che esso sia compreso nel Regolamento Edilizio.

9) A valutare i seguenti strumenti di miglioramento della regolamentazione:

  • eliminare ostacoli e impedimenti, anche attraverso semplificazioni procedurali, per consentire la realistica attuazione di interventi che sfruttino forme di incentivazione economica di livello superiore, per tutti gli interventi di ristrutturazione che prevedano il rifacimento degli impianti, delle facciate, degli infissi senza limite di superficie;
  • premiare con incentivi la dotazione di un certificato energetico a livello di edificio e/o condominio da inserire come implementazione del fascicolo del fabbricato;
  • semplificare ed incentivare la sostituzione di materiali inquinanti e pericolosi per la salute, con particolare riferimento all’inquinamento indoor, ai pannelli di amianto, in particolare negl impianti industriali, con pannelli solari-fotovoltaici;
  • facilitare/supportare le aziende agricole per la climatizzazione delle serre con sistemi alimentati da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse, finalizzate al orto – vivaismo;

10) A proseguire ed intensificare tavoli di coordinamento e concertazione permanenti tra le istituzioni e i portatori di interesse (es. ordini professionali e conferenze tecniche), in modo da creare procedure semplificate, veloci e certe sulla base dei bisogni dei cittadini.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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