Educazione
La scuola demolita e ricostruita
Parte a Firenze, con un investimento di 12 milioni di euro, il progetto di bonifica, demolizione e ricostruzione della scuola Dino Compagni.
Si tratta con ogni probabilità di un raro caso di demolizione e ricostruzione in Italia. Parliamo della scuola media di Firenze Dino Compagni la cui rigenerazione è stata avviata grazie all’approvazione della delibera, presentata dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi, il 30 dicembre scorso. L’investimento complessivo è grande, si tratta di oltre 12 milioni di euro divisi in due filoni di finanziamento: 5 milioni e 160mila euro arriveranno con un mutuo, mentre, 6 milioni e 900mila con un finanziamento diretto dello Stato.
«L’investimento sarà uno dei più ingenti dell’amministrazione non soltanto perché la scuola è una delle priorità per la nostra amministrazione – ha dichiarato la vicesindaca Giachi – ma anche perché la Dino Compagni è una realtà importante per tutto il Quartiere 2. Il vecchio edificio sarà demolito per fare posto ad una nuova struttura, un nuovo spazio educativo adeguato ai tempi, ma anche un centro civico con spazi a disposizione dei cittadini del quartiere, secondo il principio delle scuole aperte. La scuola sarà ricostruita secondo un modello architettonico che seguirà i criteri più avanzati della bioedilizia e del risparmio energetico. I nostri ragazzi hanno diritto ad avere edifici belli e avanzati tecnologicamente dove poter crescere e imparare nel migliore dei modi». Durante il periodo dei lavori gli oltre 500 ragazzi che frequentano l’istituto saranno spostati per le lezioni.
La nuova struttura sarà realizzata in tempi brevi grazie all’utilizzo del legno, ma il sito dovrà essere bonificato prima di procedere alla realizzazione del nuovo edificio.
Dall’immobile esistente, infatti, dovrà essere rimosso prima l’amianto che si trova incapsulato all’interno delle pareti prefabbricate utilizzate all’epoca della costruzione e che proprio perchè isolato non è in grado di creare problemi sanitari a patto che non si intervenga, mentre oltretutto in molti punti dell’edificio non sono a tenuta dell’acqua piovana, come dimostrano le numerose infiltrazioni sulle quali è impossibile intervenire, sempre a causa della presenza dell’amianto.
Originariamente la nuova scuola avrebbe dovuto essere di tipo finlandese o giapponese per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, ossia senza aule e banchi, ma di recente si è deciso di tornare alla logica tradizionale, per esigenze didattiche, mantenendo, però, tutto l’impianto relativo alla bioedilizia e alla sostenibilità.
Condividi
Tag
L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...