La nuova Università di Trento ha il pavimento in bambù
Il materiale si sta affermando come un motore decisivo nella crescita della bioedilizia perché combina sostenibilità ambientale e resistenza
Photo: studio ISHIMOTO
Il bambù è considerato dagli analisti tra le chiavi di volta per lo sviluppo futuro della bioedilizia, per la sua capacità di combinare sostenibilità ambientali, ridotti costi di produzione e resistenza. Il legname derivante da questa pianta è stati utilizzato per il pavimento del nuovo complesso universitario delle Facoltà di Scienze ed Ingegneria di Trento, il cui primo blocco è stato inaugurato oggi (conclusione dei lavori prevista tra un anno) a Povo (Tn).
Il manufatto, realizzato con i contributi della Provincia di Trento e costato 30 milioni di euro, ospita 30 aule per 2.400 posti dislocati su una superficie totale di 20.800 metri quadri.
La pavimentazione – 6.500 metri quadri la sua estensione – è stata realizzata e posata dalla Maccani Pavimenti di Trento, mentre la scelta del materiale è dovuta alla volontà dei progettisti dello studio ISHIMOTO, in considerazione del fatto che si tratta di un legno estremamente resistente (30% più duro rispetto al parquet di quercia), leggero, stabile e fornito di proprietà antibatteriche contro tarme e muffe. La sua coltivazione non richiede l’impiego di alcun agente antiparassitario o concime, cosa che rende la pianta estremamente resistente. Questo spiega il suo crescente impiego anche per la fabbricazione di tessuti, mobili e ponti.
Le esportazioni di questa pianta da parte della Cina si sono decuplicate tra 2007 e 2009, complice la crescita dell’edilizia sostenibile. Il bambù è tra piante con la ricrescita più veloce al mondo. Si rigenera rapidamente (fino a 60 centimetri di crescita al giorno) e per questo rappresenta una risorsa inesauribile. La scelta di utilizzare questo legno per la pavimentazione, dunque, aiuta anche a conservare le foreste, preservando le altre specie con una crescita più lenta. In particolare, il pavimento fornito e posato per l’Università di Povo è un legno massello di bamboo “horizontal” fumé, composto da listoni della misura di mm 15x96x960, levigato e verniciato in opera con speciali vernici di classe 1 per la reazione al fuoco.
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L'autore
Luigi Dell'Olio
Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.
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