Efficienza energetica
La moschea diventa efficiente
Moschee ecosostenibili: al via in Arabia Saudita il piano per efficientare oltre 90mila luoghi di culto. Intanto parte anche un grande piano per le fonti rinnovabili
Il green arriva anche nelle moschee. Il ministero degli Affari Religiosi dell’Arabia Saudita sta lanciando un nuovo programma nazionale per migliorare la sostenibilità ambientale di oltre 90mila luoghi di culto del regno, sfruttando le energie rinnovabili, in particolare quella solare.
«È una decisione strategica perchè le moschee hanno un enorme impatto sulla vita della gente visto il gran numero di fedeli che vi si recano. -afferm il segretario generale del Forum saudita per la bioedilizia, Faisal al-Adl, durante il quale è stato dato l’annuncio – La bioedilizia ha delle caratteristiche che si addicono piú alle moschee che ad altre costruzioni per l’elevato numero di persone che le frequenta».
Gli obiettivi del programma per le moschee ecosostenibili puntano in alto. Per Fadl, sfruttando le rinnovabili si può ridurre il consumo di energia elettrica nei luoghi di culto di circa il 40%, mentre con l’utilizzo di materiale avanzato il risparmio sfiorerebbe l’80%. Sfruttando, inoltre, alcuni filtri che consentono il riciclo dell’acqua si possono abbattere i consumi di risorse idriche di almeno il 30%. E in regioni come quelle del Golfo ciò non è poco. Oltre a ciò nelle nuove moschee green saranno installati dei particolari filtri per l’aria che ridurranno anche il rischio di trasmissione di infezioni.
«L’attuazione delle tecniche di bioedilizia ad oltre 90mila moschee – prosegue Fadl – avrá un significativo ritorno economico grazie alla riduzione del consumo di acqua ed energia elettrica. Inoltre rafforzerá la cultura del rispetto dell’ambiente nel paese».
L’Arabia Saudita è un paese dove l’acqua è preziosa e per ciò sono anni che il governo ha avviato una serie di programmi di contenimento e regolamentazione dell’uso delle risorse idriche, attraverso il Piano Idrico Nazionale, le cui linee direttive si basano sul risparmio dei consumi e sul perfezionamento delle metodologie di riutilizzo delle acque reflue e superficiali. Le principali risorse idriche del paese risiedono, come il petrolio, nel sottosuolo, mentre un ulteriore fonte di approvvigionamento è costituita da numerosi impianti di desalinizzazione e non è un caso che proprio l’Arabia Saudita abbia varato un grande piano per le rinnovabili di 109 miliardi di dollari al 2030. Una parte di quest’energia, la potenza prevista sarà di 54 GW, sarà utilizzata per la desalinizzazione dell’acqua.
Condividi
Tag
L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...