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Med in Italy

La bioedilizia ha le sue Olimpiadi

É in corso a Madrid il "Solar Decathlon" che vede in competizione venti progetti di abitazioni biosostenibili. L'Italia partecipa per la prima volta

Scritto da il 18 settembre 2012 alle 8:45 | 0 commenti

La bioedilizia ha le sue Olimpiadi

Sono in corso in Spagna le “Olimpiadi” dell’architettura a emissioni zero, la contesa internazionale che a fine settembre vedrà una sola abitazione vincitrice, dopo aver partecipato a ben dieci prove del “Solar Decathlon”. La competizione è stata ideata  dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e si svolge ogni anno, con la partecipazione di venti progetti di abitazioni sostenibili, provenienti da tutto il Pianeta e questa decima edizione, la seconda in Europa, si tiene a Madrid.

Per l’Italia quest’appuntamento è un punto di svolta, poichè per la prima volta il nostro Paese concorre con un progetto totalmente italiano, ‘Med in Italy’, realizzato da Università degli studi di Roma Tre, Università di Roma La Sapienza, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer Italia.

L’abitazione presentata, a differenza delle tradizionali case bioclimatiche europee, è concepita, per resistere al caldo anzichè per rispondere a condizioni climatiche fredde, ispirandosi alle antiche abitazioni mediterranee. I soffitti sono percorsi da tubi di acqua calda e fredda che ne assicurano riscaldamento e raffrescamento, mentre l’accumulo termico delle pareti, in pietra, larghe circa un metro delle case mediterranee è stato sostituito con lana di legno e tubi in alluminio riciclato, riempiti di sabbia umida.

Veloce da costruire, adatta anche a essere utilizzata nei casi in cui è necessario intervenire prontamente, come per esempio dopo un terremoto o un alluvione, ‘Med in Italy’ è ha un costo competitivo: circa 1.400 euro al metro quadrato.

“Durante questi giorni di costruzione – afferma Chiara Tonelli, docente di Architettura a Roma Tre – le altre squadre ci sono venute piú volte a chiedere di vedere dal’interno il prototipo. ‘Med in Italy’, come tutte le case mediterranee, è ‘introversa’, costruita verso l’interno attorno a un patio dotato di piante che reagiscono all’inquinamento facendo da biosensori ma contribuendo anche alla fornitura di verdura fresca. Una costruzione della tradizione romana e latina, poi ripresa da arabi e spagnoli e diffusa in tutti i paesi caldi”.

Gli elettrodomestici funzionano tutti assieme contemporaneamente, e risparmiano energia lavorando di giorno, perchè sfruttano i picchi e la ‘discontinuita delle fonti energetiche rinnovabili, mentre di notte è rischiarata da punti luce che fondono la tradizione della ceramica italiana con fari Led a basso consumo.

Nei prossimi giorni, ‘Med in Italy’ sarà valutata assieme ai prototipi concorrenti per dieci performance legate ai criteri dell’edilizia biosostenibile. A dare i maggiori punteggi saranno il calcolo del bilancio energetico, la qualitá architettonica, il comfort ambientale dell’abitazione e il funzionamento di elettrodomestici e attrezzature e nel calcolo della sua sostenibilitá complessiva entrerá anche il mezzo di trasporto scelto per far arrivare la struttura a Madrid.

Per quanto riguarda gli aspetti legati alla costruzione l’abitazione è stata progettata in modo da poter essere trasportata facilmente, poichè la struttura portante è leggera e può essere riempita in loco di sabbia, oppure con altri materiali naturali locali, per facilitarne l’inserimento nel paesaggio. L’Italia per muovere la realizzazione da Bolzano a Madrid ha scelto un mezzo ecologico per eccellenza: il treno.

‘Med in Italy’, si costruisce in sette giorni, e non solo è passiva, ossia produce più energia di quella che consuma, ma utilizzando il sole produce una tale qualità d’energia che può alimentare tre abitazioni simili. I concorrenti dell’Italia nella competizione sono altri 19 prototipi provenienti da 11 Paesi (Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria).


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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