L’efficienza delle piccole cose

Potremmo chiamarla l’efficienza delle piccole cose. Si tratta di quegli interventi “normali” che magari non fanno così notizia come i grattacieli del “deep retrofit” oppure le case passive “romane” che vincono il Solar Decatlon dell’efficienza, ma sono significativi per la loro possibilità di essere replicati e per la loro pervasività. Così è successo a Gorizia dove è stato recuperato un edificio realizzato negli anni ’60, progettato dallo studio Calini Montuori di Roma, autore dell’androne e salone biglietteria della Stazione Termini della Capitale che dopo vari passaggi di mano è diventato dell’Ater nel 2002. L’intervento, iniziato nel 2011 e costato sette milioni di euro, è stato conservativo, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio, con sistemi di isolamento che ora assegnano alle 39 abitazioni la classe energetica B o C.

«Abbiamo restituito al centro storico di Gorizia – ha detto l’assessore regionale ai Lavori pubblici del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro – un patrimonio comune che rivitalizza un intero quartiere in un’area importante della città. È un intervento a cui seguiranno altre iniziative simili: lo sblocco dei fondi ex Gescal (Gestione Case Lavoratori) e la riapertura anche del contratto di quartiere di Campagnuzza sono elementi che costituiranno per Gorizia il motore dell’edilizia pubblica locale».

I 39 alloggi, tutti già consegnati, sono disposti su cinque piani di cui 16 per nuclei di una-due persone, con una superficie da 38 a56 metri quadrati. Nove alloggi per nuclei di tre-quattro persone (superficie da 73 a86 metri quadrati) e 14 alloggi per famiglie di quattro-cinque persone (superficie da 78 a105 metri quadrati). Due alloggi rispettano la normativa sull’accessibilità per accogliere persone disabili.

«Siamo sempre più spesso di fronte ad esigenze di accoglienza per le fasce più deboli della popolazione – ha aggiunto Santoro – che non possono accedere nemmeno alle case Ater. Con la nuova legge sulla casa daremo risposta a questa nuova utenza ma soprattutto andremo a sbloccare, come stiamo già facendo, i fondi disponibili per rimettere in moto tutti i progetti in corso non ancora conclusi».

La ristrutturazione migliora sia la risposta dell’edificio ai terremoti, sia le prestazioni energetiche che in precedenza erano in classe G. Nel dettaglio è stato posto un cappotto isolante interno e sono stati installati serramenti esterni in legno con vetro-camera basso emissivo ad alta efficienza energetica, mentre all’impianto di riscaldamento centralizzato a gas metano si sono affiancati pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Tutti interventi standard che dimostrano come l’efficienza energetica possa entrare nelle pratiche quotidiane sia delle famiglie, sia degli enti.

Sergio Ferraris su Twitter @sergioferraris