Prospettive
L’edilizia diventerà green. Forse
Buone notizia dal rapporto GreenItaly 2014 per l'edilizia, ma bisogna tenere conto del contesto
400mila nuovi posti di lavoro. Non parliamo dell’ennesima previsione di un presidente del Consiglio, ma del trend dell’edilizia verde, o meglio per utilizzare una parola molto in voga “green” che vede questa cifra d’addetti in un comparto in crisi profonda come l’edilizia. Questo è uno dei punti salienti del nuovo rapporto GreenItaly 2014 secondo il quale sarà la nuova edilizia sostenibile ad aiutardi ad uscire dalla crisi. E le premesse ci sono tutte se si pensa che alla fine del 2014 saranno 234mila le assunzioni green, gran parte delle quali nel settore dell’edilizia sostenibile con figure professionali come gli ingegneri energetici e ambientali, l’architetto bio, il riciclatore di materiali edili, il restauratore e il serramentista specializzato in efficienza energetica.
«Dalla green economy può venire il primo e reale jobs act. E proprio nell’edilizia, grazie alle detrazioni fiscali, è stata prodotta l’azione anticiclica più importante in assoluto negli ultimi anni», dice il presidente della fondazione Symbola, Ermete Realacci.
E il mercato sembra confermare. La riqualificazione edilizia negli ultimi due anni è cresciuta del 20%, mentre nel 2013 il 66,9% del fatturato dell’edilizia, 116,8 miliardi di euro, è arrivato dalle spese in manutenzione ordinaria e straordinaria, mentre il mercato del nuovo è già basso ma è destinato ad arrivare, secondo Symbola, nel 2050 al 2%, mentre quello delle ristrutturazioni è destinato a crescere, anche grazie agli ecobonus che secondo Realacci sono un provvedimento con il quale la politica è riuscita a incidere. Gli ecobonus e le ristrutturazioni ordinarie sono arrivate quasi al 2 del Pil, 27,5 miliardi di euro, con un aumento del 40% sull’anno precedente, mentre per il 2014 si prevedono 33 miliardi. Il tutto nonostante il 54% degli italiani, come ha dimostrato una ricerca presentata a Verona durante Smart Energy Expo, non li conosca questi ecobonus. Nel 2013 la crescita delle detrazioni fiscali è stata grande e il numero delle domande è arrivato a 1,6 milioni, cosa che ha prodotto sgravi per i cittadini complessivi per 14 miliardi, ossia 1,4 miliardi l’anno, ampiamente compensato dall’Iva in ingresso che è stata lo scorso anno di 2,6 miliardi di euro.
C’è però da chiudersi due cose. La prima è se in generale i “green jobs” debbano automaticamente considerarsi dei “good jobs” cosa di cui in Italia si sta discutendo poco, ma che in altri paesi è una discussione avanzata. E non si tratta di una cosa da poco visto che alcuni green jobs, specialmente per quanto riguarda la fascia di lavoratori più bassa, è facile che possano essere definiti usuranti. Per cui green, visto che magari si tratta di addetti alle lavorazioni per l’efficienza energetica, ma non sostenibili sul piano sociale. Andando così a cozzare con il concetto stesso di sviluppo sostenibile, quello vero del Rapporto Brundtland, per intenderci. Mentre la seconda questione è relativa alla pervasività del green in edilizia. Non ci si può nascondere che 1,6 milioni di domande sono ancora una minoranza e che ognuna con ogni probabilità riguarda un solo aspetto della ristrutturazione edilizia. Bene se consideriamo il fatto che l’anno scorso sono state censite 66,6 milioni di unità immobiliari, delle quali 34,6 sono abitazioni ci si può rendere conto che serviranno circa 21 anni perchè ognuna di esse sia interessata ad almeno uno degli interventi ammessi in detrazione. Il pessimista potrebbe dire che sono tempi troppo lunghi, mentre secondo l’ottimista siano agli inizi di un ottimo mercato sul lungo periodo.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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