Klimahouse e Toscana, binomio vincente per la bioedilizia

Il prossimo 28 marzo si inaugurerà Klimahouse Toscana. Si tratta della prima edizione itinerante della fiera in questa regione, che ha già “fatto visita” a Lazio, Puglia e Umbria.

Si sa che Fiera Bolzano e i partner autorevoli (Il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, l’Università degli studi di Firenze, l’Agenzia Fiorentina per l’Energia, Confindustria e ANCE Toscana, i più importanti ordini professionali e le associazioni di categoria) si riuniranno dal 28 al 30 marzo per avviare un confronto programmatico sul ruolo degli edifici, nuovi o da risanare, nell’ambito di una politica territoriale mirata alla riduzione dell’inquinamento.

È anche bene rilevare come la Toscana sia una regione particolarmente attenta ai temi dell’efficienza energetica in edilizia e del costruire sostenibile. Lo comprova anche la seconda posizione in Italia (dietro la Lombardia) per quantità di Comuni virtuosi secondo il rapporto ONRE di Legambiente e Cresme: su 1.003 Comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito, anticipando e andando oltre la normativa in vigore, ben 133 sono toscani.

La stessa Regione Toscana dedica particolare attenzione alle politiche di edilizia sostenibile. Partiamo dalla Legge Regionale 1/2005 che ha introdotto la possibilità per le amministrazioni comunali di incentivare gli edifici nuovi realizzati con caratteristiche di ecoefficienza. Per facilitare l’applicazione della normativa la Giunta Regionale ha approvato un sistema di Valutazione oggettivo “Linee Guida per l’Edilizia Sostenibile” che consente di verificare la “qualità” raggiunta dai progetti e conseguentemente attribuire gli incentivi.

Gli incentivi possono consistere in sconti sugli oneri di costruzione (fino al 70%) e/o premi volumetrici (fino al 10% del volume costruibile). A settembre, come segnala la stessa Regione, circa il 16% dei Comuni toscani aveva introdotto o aveva in corso la modifica del proprio Regolamento Edilizio per rendere operanti gli incentivi previsti dalla legge.

A luglio scorso la stessa Regione ha finanziato con 13 milioni di euro 18 interventi nell’ambito del bando su bioarchitettura e bioedilizia. In particolare il bando aveva come oggetto interventi pilota nel campo della bioedilizia, per la realizzazione di alloggi temporanei destinati a famiglie in difficoltà e per la promozione di interventi di autocostruzione o autorecupero.

Ulteriore e più recente iniziativa in tema di edilizia sostenibile è la Filiera Legno Edilizia Mediterranea, la “Rete” che nasce su impulso di Regione e Uncem, in collaborazione con il sistema Confindustria toscano, che intende promuovere e valorizzare l’utilizzo del legno toscano per la realizzazione di edifici ad elevata sostenibilità ambientale. Un settore che, considerato l’enorme patrimonio boschivo toscano, ha elevate potenzialità di crescita e sviluppo.