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Klimahouse Toscana

Clima e CasaClima: la parola agli Architetti

Nei tre convegni organizzati dagli Architetti Paesaggisti della Provincia di Firenze spazio a peculiarità, aspetti e problemi legati all’edilizia sostenibile

Scritto da il 24 marzo 2014 alle 8:30 | 1 commento

Clima e CasaClima: la parola agli Architetti

Che clima si vive nell’edilizia sostenibile, vissuto da chi progetta a chi vive tutti i giorni le esigenze e i problemi del mercato o chi amministra quanto costruito? Sono tutte domande e aspetti che emergeranno a Klimahouse Toscana nei convegni organizzati dall’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Firenze, nei tre giorni (28-30 marzo) della rassegna. A pochi giorni dalla apertura dei battenti abbiamo chiesto un’anteprima dei temi trattati all’architetto Egidio Raimondi, consigliere dell’Ordine.

«La nostra iniziativa parte dalla volontà, insieme agli organizzatori della fiera, di contestualizzare le tematiche di CasaClima nel nostro territorio rispetto a quello dove è nato Klimahouse e abbiamo sviluppato il tema del clima dal punto di vista meteorologico, ma anche istituzionale e urbano».

Durante il primo convegno, intitolato “Cerca Trova: chi Cerca l’efficienza Trova benessere e risparmio”, verrà dato il via ai temi successivamente ripresi nei due giorni successivi». Al tavolo dei relatori, le istituzioni: quindi Regione Toscana (che proprio in questi giorni ha lanciato una campagna per la riqualificazione degli edifici esistenti), Provincia e Comune di Firenze, oltre all’Agenzia Fiorentina per l’Energia.

Tra l’altro, a proposito dell’amministrazione comunale fiorentina è in dirittura d’arrivo il nuovo regolamento urbanistico «e proprio in occasione della conferenza ne sapremo di più. Quale Ordine, faremo presente la posizione degli architetti su questi temi», spiega Raimondi.

Il secondo workshop, dal titolo “Riqualificare gli edifici toscani: il contesto climatico, storico, urbanistico, istituzionale” sarà l’occasione per presentare «l’esito dello studio condotto da due gruppi di lavoro di nostri colleghi della commissione Das – Dibattito Architettura sostenibile sui temi specifici. Ci sarà anche un climatologo dell’Università di Firenze che illustrerà gli aspetti climatici specifici del nostro territorio».

Tra i relatori, un esponente del Comune di Firenze dell’ufficio ambiente e un docente universitario che illustrerà lo sviluppo della città fiorentina, il suo tessuto urbano «e tutte le peculiarità di una città spesso densa, costruita sulla strada, con costruzioni difficilmente coibentabili con un cappotto termico data la mancanza di spazi».

Quello del tessuto urbano di Firenze è certamente un tema particolarmente sentito, con le sue peculiarità e le sue contraddizioni: «ci si concentra spesso e volentieri su battaglie ideologiche sul divieto di inserire fotovoltaico e solare sui tetti del centro – commenta Raimondi – Discussioni che lasciano il tempo che trovano in quanto il centro storico è una parte ridotta della città che va tutelata davvero con interventi mirati a tutto campo. Basterebbe concentrare il dibattito sulla necessità di installare impianti rinnovabili in periferia, caratterizzata da grandi volumetrie degli anni Cinquanta e Sessanta e di qualità medio bassa», dove è necessaria un’opera riqualificazione energetica. «Ma in tale contesto si evidenziano altri problemi: ed è un tema che sarà ripreso, sempre nella giornata di sabato 29, con la presenza di un rappresentante della federazione nazionale degli amministratori di condominio» illustra l’architetto.

Anche nel terzo convegno: “Riqualificare gli edifici toscani: il mercato tra committenti, aziende, pubbliche amministrazioni, professionisti” sarà occasione per riflettere su molti aspetti. L’intento di queste tre giornate, spiega il consigliere dell’Ordine «è fare emergere le problematiche del settore, che spaziano dal progettista all’amministratore di condominio, nodi da sciogliere in tema di normativa, di formazione, di materiali e di altro ancora».

Ecco che Klimahouse Toscana diventa quindi un ottimo viatico per riflettere sul percorso di crescita non solo dell’edilizia sostenibile e della riqualificazione energetica: «è un momento di sintesi in cui possono essere concentrate una serie di aspetti spesso non condotti in maniera coordinata. Occorre quindi condividere la visione. Lodiamo quindi l’iniziativa della fiera e il fatto che sia stata organizzata un’edizione in Toscana: vuol dire che c’è terreno fertile» conclude Raimondi.


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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