Il Lazio verso il nuovo Piano Energetico

Riduzione del 40% delle emissioni di gas serra; energia da rinnovabili al 30%; efficienza energetica al 40%; il 25% delle risorse europee impiegate per lo sviluppo di una politica energetica innovativa; sostituzione delle vecchie centrali di produzione, obsolete e inquinanti, con quelle a fonti rinnovabili. Questi sono gli obiettivi, ambiziosi, emersi dalla Conferenza energetica regionale “Per una Regione Energy Smart” che si è tenuta a Roma nella sede della Regione Lazio ed è stata organizzata dal capogruppo della “Lista Per il Lazio” Riccardo Valentini e dalla consigliera Cristiana Avenali che sostengono la maggioranza di Nicola Zingaretti.

«Obiettivo autoconsumo ed energia a chilometro zero: meglio produrre sul  tetto di casa o negli impianti condominiali oppure su scala di piccolo quartiere o di paese. E poi: avanti con le biomasse come fonte di energia sostenibile, collegate agli scarti della produzione agricola alimentare, e spazio anche al biometano. Infine, slancio all’innovazione e all’occupazione con il rilancio del distretto della ricerca energetica del Lazio. Il tutto condito dalla parola d’ordine: semplificazione dei processi e rispetto delle regole vere e importanti».

Con queste linee guida uscite dall’appuntamento, secondo gli organizzatori, si possono ridisegnare non solo il settore dell’energia ma quello dell’occupazione, dell’economia e anche della governance della Regione Lazio.

«In questi giorni abbiamo iniziato un percorso verso la realizzazione del Piano energetico, e abbiamo capito che non potrà che essere ambizioso: il Lazio è la seconda regione italiana per PIL e una delle più importanti d’Europa. Deve porsi l’obiettivo di essere leader in Europa – afferma il capogruppo della lista Per il Lazio Riccardo Valentini – ma anche raggiungere la riduzione dei gas serra del 40%, il 30% della produzione energetica da rinnovabili e il 40% di efficienza energetica in più. Bisogna considerare il tema energia come un asset strategico strutturale e di prospettiva. In tanti sono convinti che, oggi come oggi, abbiamo abbastanza rinnovabili e una domanda d’energia ridotta, e quindi il problema è risolto. Non è così: le vecchie centrali vanno sostituite, occorre fare della rigenerazione dell’energia un pilastro fondamentale dello sviluppo. Penso ad esempio a quanto potrebbe fare, per le imprese e per le famiglie, la riduzione della bolletta. Forse – azzarda – porterebbe nelle tasche dei cittadini del Lazio e di tutti gli italiani una somma più alta degli 80 euro recuperati dal governo con l’abbattimento delle tasse sul lavoro».

«Con questa conferenza è stato avviato un percorso importante verso il Piano energetico regionale, ma abbiamo anche aperto la strada a interventi in tempi più ravvicinati. – afferma la consigliera regionale Cristiana Avenali – Per noi rimane di primaria importanza avviare il percorso verso la semplificazione e la certezza normativa per quello che riguarda l’approvazione di progetti da fonti rinnovabili, in primo luogo per uscire dall’incertezza di questi anni, un’incertezza che non offre trasparenza ai territori e alle imprese. Per quanto riguarda il Piano occorre puntare con forza sulla creazione di distretti energetici, su un vero sostegno dell’efficienza edilizia e soprattutto all’avvio di processi di partecipazione. Dai due giorni di convegno esce l’indicazione che possiamo cambiare prospettiva di sviluppo puntando su innovazione, green economy e tutela ambientale. Intanto possiamo cominciare da subito a proporre azioni concrete da realizzare con i fondi della prossima programmazione che dovrebbero essere disponibili a fine 2014».