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Guida alla scelta della casa green | Tekneco

Guida alla scelta della casa green

I parametri più importanti da considerare

Scritto da il 28 giugno 2011 alle 9:02 | 0 commenti

Guida alla scelta della casa green

L’avvento delle classi energetiche e l’incremento della domanda di edifici dalle elevate prestazioni ha dato impulso a quello che fino a poco tempo fa era un segmento di nicchia, destinato a chi poteva permettersi un acquisto con costi di partenza più elevati da ammortizzare con il tempo. Per le grandi città, le previsioni del gruppo immobiliare Tecnocasa, secondo cui le compravendite potrebbero raggiungere quest’anno quota 630.000, fanno intravedere un aumento di prezzi tra lo 0 e il 2%, ma sostanzialmente il mercato immobiliare italiano nel 2011 tende a prezzi stabili. Comprare casa, dunque, in questo momento può essere un affare e un edificio in classe A o B, che sia dunque ben al di sotto dei limiti dei consumi imposti dalla legge, è un investimento immobiliare accorto e lungimirante: a differenza di altri immobili, non si svaluterà nel tempo e sarà un bene i cui tanti vantaggi sono fruibili dal momento stesso in cui ci si va a vivere.

Villa vs appartamento

E’ più ecosostenibile un’abitazione singola o un insieme di appartamenti? Non considerando gli aspetti tecnici delle costruzioni e la loro richiesta energetica, che dipendono da molte variabili applicabili sia alla casa singola che ai condomini e sono determinanti per l’ecoefficienza di un edificio, sono le abitudini che comportano case singole e appartamenti a fare la differenza. Spesso le ville monofamiliari sono in periferia dove ci sono meno trasporti pubblici e quindi abitarci prevede maggiori spostamenti in auto. Gli appartamenti hanno il vantaggio di trovarsi quasi sempre vicino ai servizi più importanti e in molti casi di essere vicino al luogo di lavoro. Tutto questo comporta meno spostamenti, meno utilizzo dell’auto e quindi meno inquinamento. Altra cosa da considerare è il riscaldamento. Se è vero che comunque molto dipende dal tipo di impianto, in ogni caso gli impianti di riscaldamento centralizzati sono più efficienti di quelli autonomi e le abitazioni adiacenti creano meno dispersione di calore. Per minor spreco di risorse e minor inquinamento, dunque, l’appartamento in centro è la scelta più verde.

Ecosostenibilità diffusa

La progettazione edilizia eseguita secondo le regole della bioarchitettura, utilizzando materiali innovativi e tecnologicamente avanzati, non è più una prerogativa di residenze destinate a una élite che si può permettere ville superprogettate. Anche i condomini, nelle nuove costruzioni, si adeguano all’evoluzione progettuale in chiave eco e, alla prova dei fatti, acquistare una casa in classe A non ha costi nettamente superiori alle altre tipologie. Una regola che vale soprattutto nel caso di immobili pluriresidenziali, che fin dallo studio preliminare tengano conto di una serie di variabili progettuali in grado di collocarli nella fascia di prestazioni e consumi più performante. Per l’acquisto (soprattutto sulla carta) in condomini in classe A o B l’importante è affidarsi ad imprese di provata serietà che possano garantire davvero quello che promettono: perché, se i metodi e i materiali per costruire bene ci sono, i controlli scarseggiano e la possibilità di sbagliare acquisto è sempre in agguato. I prezzi naturalmente dipendono dalla collocazione dell’immobile e da altre variabili, ma si va dai 900 euro di base, escluso il terreno, di un edificio residenziale a risparmio energetico che ospita 13 appartamenti, certificato in classe B CasaClima, progettato dallo studio ABW a Verona, ai 7.000 euro al mq. della Residenza 108 attualmente in costruzione nei dintorni di Cuneo dalla società Barra&Barra, un immobile pregiato dotato delle più avanzate tecnologie domotiche.

Clienti disposti a investire in qualità

Un mercato quello delle costruzioni in bioedilizia, composto da imprese piccole e specializzate, in grado interfacciarsi con progettisti esterni, e con l’idea imprescindibile di stare al passo con un’offerta edilizia che si sta facendo sempre più vasta. Domusmetra è una piccola società che per scelta aziendale segue solo clienti che intendono realizzare edifici a basso consumo in bioedilizia, quindi la nicchia di mercato – come sostiene l’architetto Fabio Gasparato, direttore commerciale della società – è piccola. “In questo momento stiamo seguendo la ristrutturazione di una scuola e la costruzione di un nuovo edificio in legno. Il mercato delle costruzioni dà qualche segnale di ripresa: un dato su tutti potrebbe essere che il condominio Residenza Leonardo, costruito recentemente a Verona e composto da 7 appartamenti realizzato con le più moderne tecnologie ecosostenibili, è al 70% di vendita mentre gli altri edifici della stessa lottizzazione ma realizzati con standard tradizionali) sono fermi a percentuali di vendite più basse. Questo può significare che anche in un momento di crisi il cliente è disposto ad investire qualcosa in più se l’offerta è di qualità.”

Condomini esistenti: il ruolo dell’amministratore

Se oggi si possono costruire immobili pluriresidenziali altamente perforanti dal punto di vista energetico e del comfort abitativo, il discorso è diverso per l’esistente: l’italia è piena di palazzi costruiti durante il boom economico (e anche dopo) che sono vere e proprie cattedrali dello spreco energetico e dell’anti-sostenibilità. In questo caso, correre ai ripari non è facile. L’ANACI (www.anaci.it Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) raccoglie oltre 7.000 associati e svolge attività che spaziano dalla formazione all’aggiornamento della professione, dall’organizzazione di seminari alla collaborazione con gli enti istituzionali, rivolgendosi a chi vuole conoscere più da vicino l’attività dell’amministratore, una figura centrale nella gestione del condominio secondo le regole dell’ecosostenibilità. Renato Greca, Presidente Anaci Monza Brianza, conferma l’importanza di questo ruolo: “E’ necessario che chi amministra un condominio sia aggiornato sulle tecnologie più innovative per consigliare al meglio i condomini. Occorre sottolineare, per esempio, l’importanza del certificato energetico che noi consigliamo di eseguire in modo globale e non solo in occasione del rogito per la vendita di un appartamento. L’amministratore deve essere informato sulle nuove tecnologie per proporle in modo competente ai condomini. E la riqualificazione energetica deve diventare l’obiettivo . Alcuni esempi: nel caso si debba rifare la facciata, si può prendere in considerazione l’applicazione di un cappotto termico, se si deve smaltire l’amianto del tetto, si può cogliere l’occasione per installare i pannelli fotovoltaici”.


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L'autore

Paola Pianzola

Paola Pianzola, giornalista freelance, vive a Milano. Ha curato la realizzazione editoriale di alcuni libri e diretto periodici specializzati nel settore dell’architettura, dell’industrial design e del legno come materia prima; collabora con pubblicazioni rivolte all’utente finale occupandosi di progettazione, materiali e prodotti edilizi ecosostenibili.


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