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Edilizia scolastica: Lombardia problematica

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Edilizia scolastica: Lombardia problematica

L'efficienza energetica nellìedilizia scolastica lombarda è molto al di sotto della media nazionale

Scritto da il 19 settembre 2014 alle 8:30 | 0 commenti

Edilizia scolastica: Lombardia problematica

Che le scuole italiane necessitino di manutenzione era noto, ma non altrettanto conosciuti sono i numeri veri di decenni d’incuria. I primi numeri arrivano dalla Lombardia e non sono positivi. Nella regione, infatti, solo una scuola su cinquanta è in classe A o A+, mentre il 50% è a fondo classifica, ossia in classe G. Si tratta di dei veri e propri “rottami” edilizi per i quali, oltretutto si spendono più di 300 milioni di euro ogni anno solo per tamponarne le falle. Questo è ciò che emerge da uno studio realizzato dalla Rete Irene, il network delle imprese lombarde specializzate nella riqualificazione energetica degli immobili sui 2170 istituti primari e secondari della Lombardia, incrociando le proprie elaborazioni con i numeri del dossier Ecosistema Scuola di Legambiente.

Circa l’età degli edifici scolastici della Lombardia si traccia un quadro di disinvestimento sul settore degli ultimi quaranta anni., Il 74,6%, infatti, è stato costruito prima del 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica, una percentuale più alta del 61,3% nazionale, mentre il 27,4%) risale a prima del 1940 e solo il 3,5% delle scuole in Lombardia è stato edificato dopo il1990. In pratica da quaranta anni gli interventi sull’edilizia scolastica sono al lumicino.

Per Legambiente il 49,1% delle scuole lombarde necessita di interventi di manutenzione urgente, contro una media nazionale del 37,6%, mentre il 58,5% ha goduto di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni. Se si considera che il costo medio di ogni singolo intervento di manutenzione straordinaria si avvicina ai 50.000 euro, che la media annua di spesa per ogni singolo edificio scolastico è di 72.000 euro e che il numero delle scuole lombarde che negli ultimi cinque anni ha realizzato interventi straordinari di manutenzione sono oltre 4.000, Rete Irene stima un costo annuo (unicamente di interventi di manutenzione straordinaria) di quasi 300 milioni di euro. Al netto, naturalmente degli sprechi energetici.

«Si tratta di cifre che si possono tagliare in maniera radicale – afferma Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene – semplicemente operando una diagnosi che permetta di razionalizzare gli interventi di manutenzione ordinaria e individuare le priorità in termini di riqualificazione energetica». Tra gli interventi di riqualificazione più numerosi c’è al primo posto la sostituzione dei serramenti e degli infissi, intervento dell quale necessita il 49% degli istituti, mentre al secondo posto, per il 37% delle scuole, è necessario l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento. Al terzo posto, per il 31% delle scuole, c’è il bisogno d’operare l’isolamento delle pareti e del tetto. E infine le classi energetiche.

Solo il 2% degli istituti lombardi è in classe A o A+, il 13% si piazza fra la classe B e la classe C, un altro 33% si pone nelle classi energetiche D, E ed F, mentre il rimanente 52% è fanalino di coda in classe G. Per quanto riguarda la classifica per città le scuole milanesi si collocano al 33esimo posto nella classifica nazionale circa la qualità dell’edilizia scolastica: dieci posizioni sotto l’Aquila, città terremotata nel 2009. Sondrio è al nono posto, Brescia al decimo, Bergamo al 21esimo, Lecco al 24esimo e Como al 30esimo, mentre sono in picchiata Varese al 42esimo, Lodi al 44esimo, Cremona al 51esimo e Mantova al 57esimo. E non va bene nemmeno sul fronte delle rinnovabili visto che solo il 5,2% gli edifici scolastici lombardi usano energia rinnovabile, meno della metà del dato medio nazionale, che è del 13,5%.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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