Riduzione delle emissioni
Viaggiare per mare sarà più ecologico
L’Unione europea impone nuove norme per il trasporto marittimo: entro il 2020 combustibili più puliti a basso tenore di zolfo
Photo: kenjonbro
L’inquinamento atmosferico derivante dal trasporto marittimo è capace di spostarsi anche per distanze assai lunghe ed agire in maniera significativa sulla qualità dell’aria delle città europee. Per questo l’Unione europea ha deciso di intervenire in maniera decisa sulla riduzione degli inquinanti, in particolare le emissioni di zolfo, prodotti dal trasporto nelle zone marittime.
Secondo le stime, infatti, lo zolfo che arriverà dal mare nel 2020 supererà di gran lunga quello prodotto a terra. Per questo la Ue è intervenuta sulla normativa per fermare questa tendenza, riducendo sia le emissioni di zolfo ma soprattutto il cosiddetto particolato.
Il problema, in buona sostanza, sono gli oli combustibili pesanti usati per i motori delle navi, che hanno un tenore di zolfo che può arrivare per legge fino al 5%, quando quelli usati per camion e automobili a terra può arrivare al massimo allo 0,001%. Non serve essere dei fisici per capire che l’impatto delle navi è molto più grave delle nostre macchine anche se in mare aperto.
Questo inquinamento di traduce, in termini più espliciti, in anidrite solforosa che causa piogge acide e genera polveri sottili. Queste ultime particolarmente dannose per il sistema respiratorio e vascolare.
Le nuove norme dettate dall’Unione europea, elaborate con l’Organizzazione marittima internazionale (Omi), porteranno la concentrazione massima di zolfo nei carburanti delle navi dall’attuale 5/3,5% allo 0,5% entro il gennaio 2020. Molto di più delle auto, ma significativamente meno rispetto all’attuale.
Per alcune aree particolarmente sensibili, come il Mar Baltico e il Mare del Nord, compreso il Canale della Manica, la norma sarà ancora più stringente e si dovrà scendere allo 0,1% entro il 2015.
Cambierà il trasporto marittimo che, in alternativa ai combustibili a basso tenore di zolfo, potrà dotarsi di sistemi di depurazione dei gas di scarico o adottare motori che vadano a gas naturale.
«Il miglioramento della qualità dell’aria costituisce una sfida ambientale a lungo termine – ha spiegato Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente –. C’è voluto del tempo ma ora è coinvolto anche il settore marittimo. A trarne il maggior profitto saranno i cittadini europei, che potranno respirare un’aria più pulita e godere di una vita più sana, e le industrie che forniscono tecnologie e combustibili ecologici».
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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Vincenzo
scrive il 23 dicembre 2012 alle ore 17:13
Faccio gli auguri all' UE per riuscire ad essere così decisi e incisivi nell'attuare questa norma molto importante che riguarda il trasporto marittimo. Grazie UE.