Rio+20, si aprono ufficialmente i lavori
Dal 20 al 22 giugno si svolgono i lavori della Conferenza mondiale dell’ambiente. Al centro del dibattito la green economy, ma non tutti ci stanno
Dopo lunghe notti di trattative si aprono oggi ufficialmente i lavori della Conferenza mondiale sull’ambiente a Rio de Janeiro, nella stessa città, cioè, dove si svolse vent’anni fa il Summit della Terra da cui scaturirono i più importanti trattati sull’ambiente (biodiversità, desertificazione, clima, ecc.).
Rispetto ad allora le condizioni del pianeta non sono affatto migliorate e, in più, la crisi economica globale rischia di distrarre i capi di governo che infatti, nelle ultime ore, uno ad uno hanno dato forfait: da Obama a Putin, dalla Merkel allo stesso Monti che pure sembrava possibilista fino alla settimana scorsa. Si dice che la loro assenza sia dettata anche dalla vicinanza del G20, ma ci sarebbe da chiedersi se non sarebbe stato più importante un vertice sull’ambiente di tutti i paesi del mondo, visto che poi il tema principale sarà proprio l’economia.
Altre voci, provenienti da Rio, raccontano invece che la Conferenza sia troppo sbilanciata sui paesi emergenti e questo abbia scoraggiato alcune delle maggiori economie del mondo industrializzato, Usa in testa.
Per questo anche non si riesce a trovare una convergenza sul testo programmatico che dovrebbe emergere dall’assemblea. Nel 1992 furono approvati numerosi trattati internazionali che però, nonostante le migliori intenzioni, sono rimasti lettera morta. Lo sforzo che si vorrebbe far ripartire da Rio +20 è quello di vincolare i governi nazionali ad applicarli e di convergere su un modelli condivisi di green economy.
Se vent’anni fa, infatti, gran parte del dibattito era incentrato sulla conservazione delle risorse naturali e l’ambiente, oggi è l’economia ad avere il massimo dell’attenzione, con un interesse particolare alle forme di governance fra Stato e impresa, fra territori e creazione di occupazione, con lo scopo di eradicare la povertà e vincere la fame nel mondo. Una ricetta che, secondo il documento “The future we want“, se sarà approvato, dovrebbe risollevarci anche dalla crisi globale.
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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