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Green Economy

L’Europa ha bisogno di risorse che non ha

L’Agenzia europea per l’ambiente chiede che si migliorino le politiche di efficienza delle risorse e riciclaggio dei rifiuti

Scritto da il 15 giugno 2012 alle 10:00 | 0 commenti

L’Europa ha bisogno di risorse che non ha

La domanda di materie prime è così forte che tra il 20 e il 30 per cento delle risorse che usiamo in Europa sono ormai importate. Con il boom dei commerci internazionali, i consumi e le produzioni interne all’Unione europea creano danni agli ecosistemi e alla salute umana ben oltre i propri confini.

A dirlo è proprio l’Agenzia europea per l’ambiente che in uno studio uscito in questi giorni afferma che, sebbene l’Europa stia utilizzando in maniera più efficiente le risorse, purtroppo l’uso di materie prime in assoluto sta crescendo. Persino la crisi economica, che aveva interrotto questa tendenza, non sembra influire più di tanto e i consumi riprenderanno presto a crescere come prima.

Solo nel 2011 abbiamo importato 1.600 milioni di tonnellate di materie prime (3,2 tonnellate a persona). Ovviamente i combustibili petrolio, carbone, gas, ecc.) rappresentano la parte più importante. In totale ogni europeo consuma quasi 15 tonnellate di materie prima a testa, di cui la gran parte viene accumulata in beni attraverso i processi economici, ma il resto diventano rifiuti solidi o emissioni inquinanti. Parliamo di qualcosa come 5 tonnellate di rifiuti solidi, compresi quelli pericolosi, pro capite. Per fortuna aumenta il riciclaggio che è quasi raddoppiato: i rifiuti urbani sono infatti passati dal 17% del 1995 al 38% e la percentuale degli imballaggi che viene riciclata è arrivata addirittura al 60%.

Le intenzioni dell’Unione europa sono quelle di creare una “società del riciclaggio” come parte di una economia più verde che sia in grado di offrire, da un lato, efficienza nell’uso delle risorse e, dall’altro, certezza di accesso alle stesse.

“L’uso insostenibile delle risorse è un problema veramente globale – ha dichiarato Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia europea per l’ambiente – e la vorace richiesta europea di materie prime si fa sentire in tutto il mondo. E’ indispensabile che l’Europa faccia un uso più efficiente sia delle materie prime che di quelle derivate dal riciclaggio dei rifiuti”.

Spiega, infatti, il rapporto che fra i tanti benefici di un processo più virtuoso ci sono anche quelli economici e lavorativi: se aumentano le quote di riciclaggio si creano nuovi posti di lavoro a livelli di reddito più alti. L’occupazione complessiva di questo settore, fra il 2000 e il 2007 in Europa è aumentato del 45%.


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L'autore

Marco Gisotti

Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).


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