Missione “decommissioning”

Secondo i dati dell’Ispra in Italia ci sono 1.103 industrie a rischio, con 57 siti contaminati di interesse nazionale che si estendono per ben 724.500 ettari. Ripulire tutto questo richiederà nei prossimi anni uno sforzo imponente, capace di attivare un’economia fino ad oggi rimasta dormiente.

Ma il cosiddetto “decommissioning” non riguarda solo il mondo delle grandi aree industriali, anzi l’economia del settore oggi è molto più articolata e si occupa del risanamento e delle demolizioni sì di aree industriali ma anche civili, con un mercato giudicato in forte espansione e che richiede competenze multidisciplinari e capacità imprenditoriali specialistiche.

Il valore di mercato delle sole demolizioni, secondo Maurizio Massaia, presidente dell’Associazione Nazionale Demolitori Italiani che patrocinerà questo settore di Ecomondo 2012, è stato nel 2010 di 600 milionidi fatturato di cui la metà prodotto proprio dalle aziende associate Nad, che occupano in tutto il paese 2.500 affetti distribuiti in oltre mille imprese.

Ad Ecomondo 2012 è prevista la nuova edizione di Decommissioning ampliata rispetto allo scorso anno rappresenta un´importante opportunità per poter entrare in contatto con i principali buyer nazionali ed un´occasione per tutti gli operatori del settore di conoscere le ultime tendenze di questo mercato.

Decommissioning si svilupperà in un’area di circa mille metri quadrati dove, oltre agli spazi espositivi, si svolgeranno incontri e convegni con una particolare attenzione alla gestione dell’Expo2015 come opportunità per il recupero di aree dismesse.

Durante la manifestazione verrà dato ampio spazio all´attività convegnistica con l´organizzazione di due giornate dedicate al mercato del decommissioning, dei siti industriali e all´Expo2015 come opportunità per il recupero di aree dismesse.

Info e approfondimenti su www.ecomondo.com.