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L’isola che diventa ecologica

L'isola di Capri prova la svolta della sostenibilità a partire dal porto che ha sviluppato una serie di servizi "green" per i turisti.

Scritto da il 11 agosto 2015 alle 9:00 | 0 commenti

L’isola che diventa ecologica

Turismo sostenibile. Capri ci prova. Mobilità ecologica, efficienza energetica e minori emissioni. Questi sono gli ingredienti della sostenibilità 2015 messi in campo per quest’estate da Capri. La nuova rotta “green” dell’isola nasce dalle innovazioni introdotte nel Porto Turistico, con i nuovi servizi destinati ai turisti e alle imbarcazioni ormeggiate: bike sharing, auto elettriche e wi-fi gratuiti; punti per la raccolta differenziata di rifiuti, batterie ed oli esausti; razionalizzazione dell’acqua e risparmio energetico. La svolta è stata voluta dal nuovo Cda del Porto Turistico di Capri a che a 60 giorni dal suo insediamento, ha voluto «un passo decisivo – si legge in una nota – nella costruzione di un modello di sviluppo virtuoso nel settore dei servizi turistici e ricettivi, qualificando da un lato la proposta turistica caprese e, dall’altro, sensibilizzando i giovani ad intraprendere attività professionali green in ambito portuale».

«La nostra società – afferma Augusto Federico, presidente Porto Turistico Spa – opera in un contesto unico al mondo, l’Isola di Capri, che abbiamo il dovere di tutelare anche dal punto di vista ambientale. In quest’ottica ci stiamo impegnando per rendere più ecosostenibile la nostra attività, con interventi mirati ed efficaci per ridurre gli sprechi. Sono solo i primi passi verso una gestione più verde del porto: per il futuro posso immaginare obiettivi più ambiziosi, come la certificazione ambientale, ma la strada da percorre è lunga».

I numeri dell’iniziativa sono: area portuale è in grado di ospitare 300 posti barca, di cui 12 destinati a yacht che possono arrivare fino a60 metri; 6 raccoglitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, monitorati da operatori che provvedono costantemente a renderli sempre disponibili e puliti; 65 colonnine erogatrici di acqua ed energia elettrica, progettate per soddisfare le necessità di diverse tipologie di imbarcazioni, che si attivano con badge elettronici precaricati, con un notevole risparmio e nessuno spreco.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica sono previsti 40 lampioncini con luci al led a basso consumo, mentre le tre auto elettriche, svolgendo un servizio di navetta gratuito all’interno del porto, hanno trasportato, dal 15 maggio2015 aoggi oltre 25.000 utenti, permettendo di eliminare completamente la presenza di auto e scooter all’interno dell’area. È presente, infine, un servizio di bike sharing gratuito con 15 bici, a disposizione dei turisti in tre diverse zone del porto.

Nello specchio d’acqua di Marina Grande, infine,  è stata attivata un’imbarcazione spazzamare che effettua quotidianamente il servizio di raccolta rifiuti, sia dal mare, sia dalle barche dei diportisti gratuitamente.

«Stiamo lavorando – spiega Fabrizio De Maddi, direttore generale del porto – per realizzare uno sviluppo amico dell’ambiente, puntando sul risparmio energetico e su sistemi di mobilità a basso impatto. Naturalmente, il problema dello sviluppo portuale dovrà tenere conto del rapporto esistente tra i costi e la sostenibilità ambientale del porto, ma è arrivato il momento di valorizzare, anche dal punto di vista green, le potenzialità straordinarie di Marina Grande per attrarre turisti sempre più esigenti. È opportuno valutare gli investimenti necessari per recuperare una leadership naturale a cui Capri non deve e non può rinunciare».


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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