La verità sulle rinnovabili raccontata con ironia
Energie senza bugie, la campagna di Aper svela i falsi miti sulle energie pulite e lo fa con la satira del vignettista Emilio Giannelli
Lo sapevi che gli italiani spendono in energie rinnovabili solo un ventesimo di quanto giocano in scommesse? La satira di Emilio Giannelli, già vignettista del Corriere della Sera, scende in campo in difesa delle energie rinnovabili. L’obiettivo è attirare l’attenzione degli italiani su un tema su cui “tante bugie – afferma Aper, promotrice dell’iniziativa – sono state dette. Soprattutto in tema di costi”.
Si deve al gruppo promotore di questa associazione, che raggruppa 480 imprese green italiane, l’aver ideato la nuova campagna di informazione, che comprende una pubblicazione scaricabile dal sito. Si parte, dati alla mano, dallo sfatare che i costi che gravano sulle bollette delle famiglie italiane siano insostenibili. “Lo sapevi che raggiungere gli obiettivi sulle rinnovabili costerà a ogni famiglia solo un gelato al mese?” attira l’attenzione ancora una vignetta di Giannelli. I conti snocciolati da Aper parlano di 9 euro al MW/h che peseranno su ogni famiglia italiana nel caso in cui (si spera) da qui al 2020 la produzione di rinnovabili venga triplicata in linea con gli obiettivi da raggiungere. E questi 9 euro al MW/h significano praticamente un esborso di 2 euro al mese.
Come sono stati ottenuti questi e gli altri costi su cui si basa la campagna di informazione? Aper risponde: “Abbiamo modulato, sviluppando diversi scenari, il livello di sviluppo delle rinnovabili e il valore degli incentivi futuri e da questa analisi abbiamo cercato di capire quanto possa essere, al 2020, il costo delle politiche di incentivazione. I risultati ottenuti sono decisamente poco in linea con i numeri spropositati che ultimamente fanno il giro dei rotocalchi, male informati dai detrattori della green economy”.
Numeri che invece sono in linea con altre rendite “spesso ignote – continua un comunicato di Aper – che si annidano nelle numerose componenti tariffarie della nostra bolletta elettrica.
Si tratta ad esempio degli incentivi e delle rendite per le fonti assimilate (grande anomalia nazionale) per varie categorie di produzione esentate dall’acquisto dei Certificati Verdi, degli incentivi per la chiusura delle 4 centrali nucleari che tanto hanno animato la breve, ma costosissima, stagione nucleare italiana. Si tratta infine degli incentivi per la mera disponibilità di alcuni consumatori a vedersi interrompere la fornitura (senza che ciò di fatto accada mai) per l’acquisto di energia dall’estero a prezzi scontati mediante interconnessioni che ancora non esistono”.
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L'autore
M. Cristina Ceresa
M.Cristina Ceresa, giornalista professionista si occupa da anni di energie alternative e ambiente. È anche autrice teatrale ed è impegnata nella diffusione delle buone pratiche ambientali anche in ambito scolastico.
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Gianpaolo Bizzotto
scrive il 29 novembre 2011 alle ore 16:05
Sono consulente di una azienda primaria tutta italiana che da vent'anni lavora nel settore delle Energie Rinnovabili e ho molto apprezzato questa campagna stampa di Aper per fare chiarezza su un tema sempre più sentito dai cittadini che non hanno più remore ad affiancare giuste politiche di sviluppo notevole di produzione di energia da fonte rinnovabile al posto di un possibile nucleare o di continuare ad utilizzare fonti fossili. Basta demagogia finanziata dai grandi utilizzatori ed importatori di petrolio gas e carbone che distruggono progressivamente il nostro ambiente fino a farci soffocare. Il buon Dio ci ha dato una natura generosa di tutto e di più. Utilizziamola rispettandola. Spero, ho dei dubbi però, che il nuovo Governo "tecnico" vada deciso sulla strada della promozione convinta di produzione di energia da fonti rinnovabili.