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Nell’Italia dei rifiuti, calano quelli elettronici | Tekneco

Raccolta e riciclo

Nell’Italia dei rifiuti, calano quelli elettronici

I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sono diminuiti dell’8,5%: nel 2012 ne sono state raccolte 238mila tonnellate, circa 4 kg per abitante

Scritto da il 29 aprile 2013 alle 8:33 | 0 commenti

Nell’Italia dei rifiuti, calano quelli elettronici

Il tema dei rifiuti non fa riposare il nostro povero Paese. Mentre la magistratura indaga sul Sistri, con arresti e indagati eccellenti, la Corte di giustizia europea respinge il ricorso dell’Italia con il quale si chiedeva lo sblocco di 46,6 milioni di euro di fondi Fesr, destinati al piano di smaltimento della Campania.

Buone notizie, per fortuna, sul fronte dei cosiddetti RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che nel corso degli anni sono diminuiti dell’8,5%: nel 2012, infatti, ne sono state raccolte 238mila tonnellate (contro le 260mila del 2011), che equivale a circa 4 chilogrammi per abitante, ovvero l’obiettivo fissato dall’Unione europea.

I dati sui rifiuti elettronici sono contenuti nel V rapporto annuale sul Sistema di ritiro e trattamento dei Raee realizzato dal Centro di coordinamento Raee, in cui si tiene a mettere in evidenza come si tratti di un sistema di raccolta oggi “più efficiente” e di un “aumento del 9% delle strutture di conferimento distribuite in tutta Italia”.

I centri per la consegna di questi rifiuti in effetti sono passati dai 3.511 del 2011 ai 3.767 del 2012. All’aumento di questi, però, ha corrisposto, come dicevamo, un calo del numero dei rifiuti in assoluto. Più virtuosi? Forse sì, ma anche più poveri. Tra le cause, spiegano dal Centro di coordinamento, in parte c’entra anche la crisi economica che ha “penalizzato gli acquisti di apparecchiature elettriche ed elettroniche da parte delle famiglie, facendo crollare l’immesso sul mercato del 12%”.

I rifiuti destinati al trattamento e riciclo al contrario hanno subito “un decremento pari all’8,5% confermando che il sistema nazionale di gestione è, nonostante il momento contingente, un modello organizzativo tra i più apprezzati in Europa”. È anche vero che è cambiato il mercato dei prodotti derivati dal ciclo dei rifiuti: “l’aumento dei prezzi medi delle materie prime – spiega in ultima analisi il rapporto – ha reso più appetibile il riciclo di materiali speciali, metalli preziosi e leghe metalliche”.

A dimostrare che nonostante i nostri peccati in fatto di gestione dei rifiuti siano ancora grandi, la nostra capacità di poter trovare soluzioni, come dimostra il caso dei Raee, può essere ancora più grande.

Per scaricare il rapporto RAEE.


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L'autore

Marco Gisotti

Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).


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