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Il primo esperimento di crociera sostenibile

Parte il progetto "Sustainable Cruise" per ridurre gli impatti del settore. E' finanziato dalla Ue e realizzato da Costa crociere e Cesisp

Scritto da il 03 agosto 2012 alle 8:30 | 3 Commenti

Il primo esperimento di crociera sostenibile

Qualcuno ha ancora ben presenti i rischi ambientali che l’affondamento della nave Concordia a 500 metri dalle coste dell’Isola del Giglio potrebbe ancora creare, visto che il relitto è ancora lì e non si capisce quanto tempo ci vorrà per toglierlo di mezzo. In termini generali l’intera vicenda non ha fatto altro che alzare il livello di attenzione sull’impatto di queste enormi navi sui nostri mari e non solo.

Ci si chiede se queste città galleggianti, alcune delle quali capaci di ospitare quasi quattromila persone, possano essere rese più sicure e sostenibili.

Il progetto “Sustainable Cruise”, co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma LIFE+, è il tentativo di rispondere a questa esigenza. Messo in cantiere da qualche anno dal Cesisp (Centro interuniversitario per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti) e proprio dalla Costa Crociere, il progetto è finalmente entrato nel vivo della sua esperienza.

L’obiettivo è soprattutto quello di mettere in pratica la direttiva comunitaria sui rifiuti nei settori crocieristico e navale, incentivando la riduzione, la raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclo e il recupero.

La nave prescelta per questa sperimentazione è la Costa Pacifica (114.500 tonnellate di stazza e 3.780 passeggeri totali), costruita nel cantiere di Genova-Sestri Ponente ed entrata in servizio a fine maggio 2009. Qui si sperimenteranno, per la prima volta nel settore marittimo, modelli di gestione e tecnologie innovative su tre specifiche di rifiuti: dagli imballaggi ai rifiuti biologici fino alla carta.

La gestione dei rifiuti non si fermerà a quanto avviene a bordo, ovviamente, ma sarà integrata con attività di coordinamento che coinvolgeranno le strutture di terra, attraverso la promozione di una rete euro-mediterranea di porti dedicata alla cooperazione nel campo proprio dei rifiuti.

“Sustainable Cruise”, fra i principali obiettivi, si propone di definire una nuova tipologia di certificazione volontaria per il trattamento dei rifiuti a bordo della navi , anche in termini di riduzione della CO2, il famigerato gas a effetto serra. Le intenzioni sarebbero quello che tale certificazione potesse divenire lo standard sul quale emanare una nuova normativa europea specifica per il settore navale.


Commenti

Ci sono 3 commenti.

  • StefaniaD
    scrive il 07 agosto 2012 alle ore 00:50

    E se invece prediligete le vacanze in macchina che ne dite del carpooling? Avete mai sentito parlare di Avacar.it? E' il primo social e mobiliti network per il carpooling italiano. Un servizio che ho trovato utilissimo per i viaggi in automobile sia sulla lunga, che sulla media e breve distanza. Un ottimo modo per viaggiare in maniera sostenibile e in ottima compagnia!Ideale per i lunghi viaggi, e un forte incentivo verso la diminuzione del traffico sulle autostrade in agosto!!!! Per registrarvi o altre informazioni: www.avacar.it

  • francesco
    scrive il 21 agosto 2012 alle ore 10:09

    Sustainable Cruise" Se Lei fa una ricerca la faccia bene e controla quando CO² e NOX emana una nave per ognia settimana che viaggia. Poco di che sa quando inquina (da mia informazione e ugale a 1 Milione di auto) il perche le nave usano del carburante non raffinato e dei Motori con poca efficienza.

  • Marco Gisotti
    scrive il 10 gennaio 2013 alle ore 10:17

    Gentile signor Monteleone, è mia abitudine verificare scrupolosamente le fonti e i dati. Tant'è che se lei avrà voglia di leggere l'articolo (o di rileggere con maggiore attenzione) scoprirà che non parla dei consumi delle navi ma di un progetto che prevede un miglioramento della sostenibilità dal punto di vista della produzione dei rifiuti. In merito alle emissioni di gas serra l'articolo, glielo riassumo, cita solo il fatto che è allo studio un sistema di certificazione che vorrebbe portare alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Gentili saluti, marco gisotti

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L'autore

Marco Gisotti

Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).


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