***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Cresce la chimica verde. E l'Italia c'è | Tekneco

chimica verde

Cresce la chimica verde. E l’Italia c’è

Secondo una ricerca di settore, il mercato della chimica green crescerà molto nei prossimi anni, arrivando a un valore superiore agli 80 miliardi

Scritto da il 03 dicembre 2014 alle 9:00 | 1 commento

Cresce la chimica verde. E l’Italia c’è

Buone notizie per la chimica verde. Secondo il recente rapporto pubblicato dalla società statunitense di analisi TechNavio intitolato “Global Chemicals Green Market 2014-2018” il mercato del settore tenderà a una crescita significativa e progressiva nel corso del quinquennio considerato: più in concreto, dall’anno in corso al 2018 si prevede un tasso di crescita annuo medio dell’8,16%.
Tradotto in soldi, se nel 2013 il valore del mercato è stato di 55,4 miliardi di dollari, nel 2018 passerà a 82 miliardi con un tasso di crescita variabile dal 6,5% del 2013 al 9,5% del 2018.

Passando al peso delle varie aree geografiche considerate dallo studio (Europa, Nord America, Asia/Pacifico), il Vecchio Continente è quello più forte con il 38%, l’area nordamericana si posiziona al 30% e quella asiatico-oceanica al 28%. Per quanto riguarda, invece, i Paesi leader, al primo posto del podio ci sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania e dalla Cina.
E il nostro Paese che ruolo ha? «L’Italia ha ottime carte da giocare: è all’avanguardia, a livello mondiale, nella ricerca, e può contare su un numero di aziende che vantano tecnologie avanzate e sono in grado di affrontare la competizione globale», è la risposta che emerge da un’altra recente ricerca di cui ci siamo occupati: “GreenItaly” di Unioncamere-Symbola, in cui si segnala che nella chimica verde siamo i primi al mondo quanto a brevetti. E se, come illustra lo stesso report, il comparto della chimica verde in Europa ha un peso economico stimato in un fatturato di circa 2.000 miliardi di euro e in oltre 22 milioni di persone impiegate, l’Italia vanta potenzialità significative testimoniata da numerosi esempi: la nascita del Cluster Tecnologico Nazionale della “Chimica Verde” Spring, fondato da Biochemtex, Novamont, Versalis e Federchimica, che mira allo sviluppo di filiere integrate basate sulla produzione sostenibile di biomasse e su processi di bioraffineria a basso impatto ambientale; il primo impianto al mondo di bioetanolo 2G realizzato da Mossi & Ghisolfi, a Crescentino (Vercelli); la joint venture Matrìca per la riconversione green del petrolchimico di Porto Torres, e i casi analoghi di Gela e Porto Marghera.


Commenti

È stato inserito 1 commento.

Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Ecologia
food waste
Un’azione comune contro lo spreco alimentare

Ogni anno si spreca un terzo del cibo prodotto. Presentata dal ministro per l’ambiente la “Carta di Bologna”, per definire azioni comuni a livello globale

COP20 Clima
COP20 al via: banco di prova per un clima migliore

Comincia oggi a Lima, in Perù, la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Un evento cruciale per raggiungere un accordo nel 2015 a Parigi

Close