Con i gruppi d’acquisto si risparmia
I requisiti per aderire alle associazioni spontanee, ora attive anche nel campo del fotovoltaico
Photo: Lorca56
I Gruppi di acquisto si diffondono anche nel settore del fotovoltaico. Le persone decidono di riunirsi e mettersi insieme per comprare prodotti di uso comune e pannelli solari. Con l’acquisto diretto presso i produttori, eliminando i passaggi intermedi, si risparmia sul prezzo e si guadagna in qualità e sostenibilità ambientale.
I gruppi di acquisto solidale
Sono formati da un insieme di persone che volontariamente si incontrano per fare acquisti in comune che siano lontani dalle logiche del consumismo dei prodotti chimico-industriali. Questo si traduce in fare acquisti di beni necessari, tralasciando il superfluo, e rifornirsi da produttori di fiducia locali rispettosi dell’ambiente e dell’uomo, da cui poter acquistare prodotti naturali, di qualità, pagandoli un prezzo equo. Attenzione però a non associare sobrietà a rinuncia. “Il mondo dei produttori legati ai Gas è estremamente variegato offre notevoli opportunità di scelta. Cerchiamo di comperare tutto ciò che serve, ma attraverso una rete di buone idee e di buone azioni”, sottolinea Sergio Crippa del Gas Sant’Agata.
Gruppi di acquisto fotovoltaico
Si chiamano Gaf, Gruppi di acquisto fotovoltaico, e si rifanno al principio ispiratore dei Gas, Gruppi di acquisto solidale. Il concetto è lo stesso: un numero di persone interessate a un prodotto si mettono insieme per acquistarlo dallo stesso fornitore, solo che si acquistano pannelli solari. Il vantaggio economico, di quelli che sono stati definiti Gas solari, è doppio. Da una parte il costo dei pannelli e dell’installazione si abbassa di circa il 10/20 per cento, rispetto alla formula “individuale”, dall’altra ci sono i vantaggi economici del Conto Energia . Per aderire occorre verificare i Gaf presenti sul proprio territorio, anche facendo riferimento a quelli registrati nella ReteGas, oppure si può creare un nuovo Gruppo di acquisto fotovoltaico. In quest’ultimo caso è necessario raccogliere un numero di sufficienti di adesioni e trovare un rivenditore interessato. Di seguito alcuni indirizzi di operatori già attivi Mille città del sole, Associazione Arianova, Jacopo Fo, Fondazione Fenice.
Come nasce un Gas
Un Gas o Gaf può nascere in svariati modi ma alla base c’è il voler trovare un’alternativa concreta e immediata all’acquisto dei prodotti poco sani, generalmente propinati dai canali di vendita tradizionali. Francesco Arrighini, cofondatore del Gas del Garda, racconta che: “Il nostro Gas è nato nel settembre del 2007 perché alcune famiglie volevano trovare un sistema per sfuggire alle logiche consumistiche proposte dal modello culturale dominate. Ci siamo riuniti e come prima cosa abbiamo parlato con un Gas vicino la nostra zona per capire come iniziare a muovere i primi passi per diventare consumatori-attori“.
Cosa si compra
Per vivere non si ha bisogno di solo “pane”, così i Gas non si riforniscono esclusivamente di prodotti alimentari. Come chiarisce Francesco Arrighini “Acquistiamo frutta e verdura settimanalmente e solo prodotti stagionali. A questi si aggiungono gli ordini semestrali di pasta, riso, farina, prodotti da forno, abbigliamento, scarpe, intimo, carta igienica, detersivi. Quest’anno nella provincia di Verona è partita anche la Filiera del grano che ci permette di avere settimanalmente del pane biologico. Noi consumatori controlliamo completamente tutta la filiera: acquisto del grano, semina, macina, pane sfornato e ogni attore è remunerato con il giusto prezzo. Concretamente stiamo dimostrando che è possibile avere un pane di qualità ma a un costo equo e concorrenziale rispetto a quello dei negozi tradizionali”.
I requisiti del produttore
Il problema di stare per minuti davanti agli scaffali del supermercato a cercare di decifrare le etichette dei prodotti che vorremmo acquistare, per poi mettere nel carrello quello che abbiamo scelto, magari con una vena di scetticismo, non si ha con i Gas. Bruno Aleotti del Gas Il nocciolo spiega che: “Si cerca un produttore in zona, conosciuto da qualcuno del Gas oppure si fa riferimento agli altri Gas condividendo fornitori conosciuti per la loro serietà. Dopo aver scelto, inoltre, si fanno delle prove per vedere il gradimento del prodotto tra gli aderenti al gruppo” .
Sergio Crippa del Gas Sant’Agata, micro-Gas all’interno di una rete più ampia di Gas della provincia di Como e socio della cooperativa Cortocircuito, spiega che esiste un Comitato criteri facente capo alla cooperativa che vaglia i vari aspetti per la scelta dei produttori. In particolare si valutano: ”I metodi di coltivazione (biologica, bio-dinamica, utilizzo di mangimi naturali), la distanza produttore/consumatore (se possibile preferiamo i produttori locali per prodotti a km 0), il rispetto dei diritti dei lavoratori, la valenza sociale della loro attività (recupero tossicodipendenze, aiuto a portatori di handicap), il rispetto degli animali (dove sono alloggiati, come vengono nutriti, la possibilità che hanno di stare all’aperto), il rispetto dell’ambiente, e la qualità del prodotto”. Prosegue aggiungendo che: ”I singoli produttori, infine, vengono visitati dai nostri referenti che relazionano su quanto visto. Si instaura un rapporto di relazione e fiducia reciproca. I produttori a cui mancano dei requisiti vengono accompagnati verso l’ottenimento degli stessi, se evidenziano un interesse in questo senso e si dimostrano volenterosi. In più di due anni di vita, la cooperativa ha aiutato almeno due produttori a convertirsi al biologico, arrivando alla certificazione”.
Lo speciale sui Gaf/Gas proseguirà domani
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L'autore
Anna Simone
Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.
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RA Energia Solidale
scrive il 07 luglio 2011 alle ore 09:18
Ottimo articolo...noi siamo arrivati al 4° Gas Fotovoltaico e la soddisfazione dei partecipanti è ottima!
Anna Simone
scrive il 07 luglio 2011 alle ore 21:36
Ho letto che state raccogliendo anche le adesioni per il 5° Gas Fotovoltaico: complimenti. Speriamo che i Gas solidali diventino sempre più "solari"! Saluti Anna Simone
RA Energia Solidale
scrive il 01 settembre 2011 alle ore 16:20
Grazie Anna! Purtroppo la normativa di incentivazione attuale non favorisce questo tipo di iniziative (ribasso dell'incentivo mensile) ma noi continuiamo a promuoverle! Saluti
Anna Simone
scrive il 01 settembre 2011 alle ore 18:55
Certo, gli ultimi interventi normativi non sostengono il settore energetico del fotovoltaico. Confidiamo in un cambio di rotta! Buona serata Anna Simone
Isabella
scrive il 23 aprile 2012 alle ore 23:42
Buonasera, sarei interessata a conoscere eventuali gaf, nella zona Bari o Puglia, per l'acquisto di impianto per la produzione di energia, con pannelli solari solari di terza generazione o nanopannelli solari, perchè non vorrei riempire il mio terrazzo di pannelli, anche perchè mi preoccupa il rilascio di silicio che normalmente avviene con i pannelli grandi che attualmente si utilizzano. Grazie Isabella.
Anna Simone
scrive il 24 aprile 2012 alle ore 10:27
Buongiorno Isabella! Le consiglierei di contattare Sole in rete (rete nazionale dei gruppi di acquisto fotovoltatico) http://www.soleinrete.it/ . Sul sito ci sono tutti i referenti suddivisi per macro aree geografiche, può chiedere a loro anche per le particolarità tecniche dei pannelli che è intenzionata a installare. Buona giornata Anna Simone