Vivere sostenibile
Cibo: spesa e consigli contro lo spreco alimentare
Fare la lista della spesa, nel frigo mettere davanti gli alimenti prossimi alla scadenza: sono solo alcuni degli accorgimenti per evitare gli sprechi
Photo: Apo - http://apo.org.au
“Che ci fa quella mela ancora nel frigo? Ormai è raggrinzita, meglio buttarla”. Quante volte ci siamo trovati in una situazione simile? Non ci pensiamo neanche, la mela finisce nei rifiuti e sulla lista della spesa appuntiamo “comperare le mele”.
Il fenomeno dello spreco alimentare non è solo una questione economica ma anche etica e ambientale: buttare un alimento significa bruciare denaro, sprecare risorse, inquinare inutilmente, sperperare la terra, l’acqua e l’energia necessarie ai vari passaggi che portano il cibo dal campo fino alla nostra tavola.
Secondo il Wwf le famiglie italiane ogni anno gettano nella spazzatura circa 316 euro sotto forma di cibo non consumato per un totale di quasi nove miliardi di euro. Eppure per migliorare la situazione basterebbe cambiare qualche abitudine.
Per esempio possiamo mettere gli avanzi in prima fila nel frigo in modo da non dimenticarli e consumarli in sicurezza entro le 24 ore successive; la stessa accortezza vale per i prodotti con scadenza ravvicinata. Impariamo anche a riutilizzare alcuni contenitori che solitamente buttiamo: i vasetti dello yogurt sono ottimi per conservare in freezer un sugo rimasto, mentre i barattoli in vetro sono perfetti per un fumetto di pesce o una base per una minestra.
Se abbiamo acquistato troppa verdura basterà tagliarla e congelarla. In questo modo potremo utilizzarla come base già pronta per un piatto veloce quando avremo poco tempo a disposizione. Importantissimo, inoltre, è fare la lista della spesa: saremo costretti a verificare cosa abbiamo in casa ed eviteremo di acquistare alimenti già in dispensa. È bene non scegliere automaticamente la frutta e la verdura dalla forma e dal colore perfetti: una pera irregolare nella forma è buona come una degna del premio miss eleganza ma tende a finire nei rifiuti perché viene scartata al momento dell’acquisto.
Se vediamo un prodotto in offerta, prima di metterlo nel carrello soffermiamoci a valutare se ne abbiamo davvero bisogno e se riusciremo effettivamente a consumare quella quantità di cibo entro la sua scadenza.
Infine un’ultimo piccolo suggerimento: non fare la spesa quando si è affamati perchè diventa più facile cadere nel meccanismo dell’acquisto complusivo, mettendo così nel carrello molto più cibo del necessario. Cibo che poi finirà quasi certamente nella spazzatura.
Gli accorgimenti possibili sono davvero tanti e non limitano la nostra possibilità di gustare in modo sano i piaceri della tavola, ma ci permettono di risparmiare e di ridurre il nostro impatto sull’ambiente.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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