Auto: l’Europa più severa sull’inquinamento

Lo avevamo annunciato da queste pagine proprio pochi giorni fa, ma mercoledì scorso è diventata una posizione ufficiale quella dell’Unione europea in fatto di auto più ecologiche.

Secondo la Commissione Ue la sua proposta può ridurre di miliardi di euro le spese di carburante e abbattere le emissioni di gas serra di milioni di tonnellate all’anno. “Con la nostra proposta – ha spiegato la commissaria europea per il clima Connie Hedegaard - non proteggeremo solo il clima e faremo risparmiare soldi ai consumatori, ma servirà anche a stimolare l’innovazione e la competitività dell’industria automobilistica europea. E, come ulteriore risultato, creeremo un numero considerevole di posti di lavoro”.

Per l’Associazione dei costruttori di auto europei (ACEA) si tratterebbe invece di misure “assai difficili”. Il segretario generale di ACEA, Iavn Hodac, ha specificiato che questo “aumenterà i costi di produzione in Europa, creando uno svantaggio competitivo e un ulteriore rallentamento nel rinnovo delle flotte”.

Per il mondo ambientalista, invece, si è tratta di una buona occasione sprecata perché le misure adottate sono state alla fine più leggere di quelle per gli ecologisti proponevano.
Il documento messo sul tavolo dalla Commissione prevede comunque una riduzione delle emissioni di anidride carbonica a 95 grammi per chilometro per le auto e 147 grammi per i furgoni. L’attuale legislazione prevede, invece, che entro il 2015 le auto potranno circolare ancora pur emettendo 130 grammi di CO2 e i furgoni addirittura 175 grammi.

Fatti i conti, per la Commissione la nuova strategia consentirà ad ogni consumatore europeo di risparmiare circa 340 euro all’anno di carburante e più di 3000 euro (fra i 2.904 e i 3.836) nell’intero ciclo di vita dell’auto (circa 13 anni).