Mobilità sostenibile
Ancora un primato per la Fiat 500 elettrica
L’Agenzia per l’Ambiente Usa mette al primo posto la piccola italiana completamente elettrica e la elegge “auto meno costosa da utilizzare”
Photo: Fiat 500e
Appena a novembre avevamo parlato del lancio della 500 elettrica sul mercato americano ed era stata una notizia accolta con una certa perplessità dal mercato italiano, visto che il modello non sarà commercializzato nel suo paese d’origine, ovvero da noi. E torniamo a parlarne oggi perché la piccola della Fiat (non così piccola, poi, se confrontata con l’originale degli anni Sessanta) è stata classificata come “auto meno costosa da utilizzare” dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) che l’ha testata.
L’Epa, infatti, negli Stati uniti ha il compito, assegnatole dal Dipartimento per l’Energia (DOE), di certificare i consumi e dall’anno scorso anche di calcolare la spesa in carburante o in energia corrispondete su percorso medio di 15 miglia all’anno, che corrispondo a circa 24.140 chilometri. Vale a dire 500 dollari, ovvero 375 euro. Ovviamente queste cifre non hanno una corrispondenza sul mercato italiano, dove comunque i carburanti di origine fossile hanno tutt’altro prezzo al consumo che in Usa.
Così l’edizione 2013 della Guida dei Consumi pubblicata dall’EPA, relativa a tutte le auto e ai light truck venduti nel loro mercato, vede al primo posto la Fiat 500e e la Scion iQ EV (che in Usa corrisponde alla nostra Toyota iQ). Seguono la Mitsubishi iMiev, il cui costo annuo è di 550 dollari all’anno, e la Smart ForTwo ED, 600 dollari.
Non considerando le auto totalmente elettriche, la Guida ai Consumi 2013 mette al primo posto la Toyota Prius, in versione normale e versione C (1.000 dollari), seguono la Ford C-Max Hybrid e la Fusion Hybrid (1.050 dollari).
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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giuseppe
scrive il 25 gennaio 2013 alle ore 16:21
Per le colonnine che servono a ricaricare le auto e altri veicoli elettrici si procede ancora Troppo lentamente. Cosa fanno i sindaci delle città ad alto contenuto di Inquinamento come Milano,Roma ecc... . Secondo me dormono un sonno profondo,a danno degli stessi abitanti o cittadini se preferite. Oramai la coscienza degli Italiani e abbastanza elevata verso le energie rinnovabili e il relativo risparmio economico che esse generano oltre ad un ambiente più pulito e salubre x noi stessi. quindi un invito lo rivolgo ai SINDACI di tutte le città Italiane a dotare le città che essi governano di colonnine di ricarica x autoveicoli ad autoricarica con pannelli fotovoltaici ed eolici(altrimenti avremmo un effeto Boomerang se fossero ricaricate da una linea elettrica che viene da una centrale alimentata con energie fossili. Un invito lo rivolgo anche ai COSTRUTTORI di veicoli elettrici, di costtruire autoveicoli con alte prestazioni e alte autonomie a prezzi non proibitivi ma adeguati x favorire lo sviluppo del mercato.