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Venezia: cinque consigli per scoprire il lato green dei film in concorso | Tekneco

green drop award

Venezia: cinque consigli per scoprire il lato green dei film in concorso

Green Drop Award il lato sostenibile della Mostra del Cinema di Venezia, a dirigere i lavori il direttore di Tekneco Marco Gisotti

Scritto da il 27 agosto 2014 alle 8:30 | 0 commenti

Venezia: cinque consigli per scoprire il lato green dei film in concorso

Da Avatar a Le Meraviglie, anche i film possono avere un cuore green. E per scoprire il lato ‘sostenibile’ di quelli in concorso alla 71a Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, gli organizzatori del Green Drop Award, il premio che Green Cross Italia e Città di Venezia assegnano al film – tra quelli in concorso – che interpreta meglio i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, hanno stilato un vademecum per dare al pubblico e agli addetti ai lavori gli strumenti per godersi la Mostra con occhio green. La prima regola è che, per giudicare una pellicola con un’ottica verde, è indispensabile scoprire se e quanto mette in evidenza una problematica ecologica, sia attraverso una crisi che con le sue soluzioni. Regola numero due: accertarsi che il tema sia trattato con correttezza scientifica e onestà intellettuale, nei limiti di quella che gli esperti chiamano “sospensione dell’incredulità”. Anche un film di fantascienza, per esempio, può essere ecologico, purché il problema affrontato sia reale o la metafora di uno reale. Terzo: non c’è limite – purtroppo – ai temi che possono essere trattati: cambiamenti climatici, estinzione delle specie, maltrattamento degli animali, scarsità delle risorse alimentari, idriche o energetiche, disastri ambientali, inquinamento. Quarto: anche i temi della pace, della solidarietà e della cooperazione rientrano fra quelli ‘green’, perché non può esserci rispetto per l’ambiente se non c’è rispetto per il prossimo.

“C’è poi una quinta regola che ci auguriamo possa essere applicata con sempre maggiore facilità, nel prossimo futuro: quella della produzione” ha dichiarato Marco Gisotti, direttore di Tekneco e del Green Drop Award. “Sono pochissimi i film che oggi possono sfoggiare certificazioni di produzione ‘green’, ma l’attenzione verso stili di vita più sostenibili è sempre più importante. In futuro un film che voglia raccontare una storia a sfondo ecologico dovrà essere coerente fino in fondo e dimostrare, attraverso adeguate certificazioni, non solo di non aver inquinato, consumato energia, sprecato cibo, ecc., ma anche di aver fatto qualcosa per migliorare l’ambiente”. Il premio Green Drop Award è infatti assegnato da Green Cross Italia e dalla Città di Venezia al film, fra quelli in gara nella selezione ufficiale della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, che “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”. Ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Presidente della Regione del Veneto e dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia. Quest’anno godrà del sostegno dell’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), dell’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e il PNRA (Programma nazionale di ricerche in Antartide). La Giuria è composta da personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni, del volontariato o della scienza che si sono distinte per il loro impegno ecologista e per la pace fra i popoli. Per la prima edizione del premio il presidente di giuria è stato Ermanno Olmi, mentre lo scorso anno il regista Mimmo Calopresti.

Il trofeo Green Drop, soffiato dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano, rappresenta una goccia d’acqua al cui interno trova posto un campione di terra che quest’anno proviene dall’Antartide.

 


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