Educazione ambientale
Nativi ambientali: conto alla rovescia per l’ecosostenibilità a scuola
Dal prossimo anno l’ecosostenibilità siederà, finalmente, tra i banchi di scuola
Anno nuovo scuola green: quella che riaprirà al ritorno dalle vacanze sarà, per studenti e professori, una scuola in cui le tematiche ambientali si studieranno prima e meglio. Se è vero che da anni molte sono le scuole che hanno introdotto iniziative una tantum o continuative su questi temi, l’introduzione nel programma potrà evitare che vi siano “vuoti” su un argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti (a qualsiasi età): l’amore per il pianeta.
Commentando questa novità “green”, il Ministro Gian Luca Galletti ha dichiarato di essere fermamente convinto che un paese migliore si può costruire solo attraverso una scuola forte, efficiente, innovativa nella proposta educativa e quindi nello ‘zaino’ di ogni alunno non può mancare la conoscenza dell’ambiente, del territorio e del mondo, nel suo complesso, che ci circonda.
A partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola superiore, gli studenti saranno informati e formati sui temi della tutela delle acque e del territorio, dei cambiamenti climatici, della biodiversità, della lotta allo spreco alimentare, della raccolta differenziata, del riciclo dei rifiuti e sulle tematiche ricollegabili all’inquinamento in generale. L’obiettivo è quello di educare “i nativi ambientali” alla sostenibilità ambientale per indurli a riproporre i modelli appresi fra le mura scolastiche nella vita di tutti i giorni.
L’innovazione ambientale non rimarrà, però, confinata alle pagine dei libri o alle frasi sulla lavagna: la Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare hanno firmato un protocollo d’intesa che prevede un programma per la mappatura dell’amianto presente negli edifici scolastici. Tali indagini, rese possibili grazie all’utilizzo di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione, saranno finalizzate all’esecuzione di un’efficace attività di progettazione e alla realizzazione di interventi di bonifica.
I fondi a disposizione del Governo per la messa in sicurezza delle scuole – 400 milioni di Euro stati stanziati a giugno 2014 in continuità con i 150 milioni del “dl del Fare” – potranno essere quindi usati per la rimozione dell’amianto tutt’oggi presenti negli edifici scolastici. Per tali operazioni potranno inoltre essere utilizzati i 905 milioni di Euro previsti dall’operazione #MutuiBei. Ad oggi sono stati avviati i primi 1.215 cantieri.
Ecosostenibili ci si nasce o ci si diventa. E soprattutto l’ecologia si apprende. Ora anche tra i banchi di scuola.
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L'autore
Letizia Palmisano
Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).
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