Sviluppo sostenibile
I mille usi della canapa
La canapa si è ormai rivelata un'indiscussa protagonista del futuro. Versatile e dai mille usi ha superato il blocco degli anni del proibizionismo per recuperare il suo profilo altamente sostenibile
Tessuti, pizze, caffè, combustibili, biomattoni e addirittura cosmetici, gli usi della canapa possono essere veramente tanti e tra i più disparati. L’urgenza di avviare un sviluppo sostenibile e il bisogno di stili di vita alternativi hanno permesso di riscoprire l’utilizzo di questa pianta in cucina ma anche nel campo dell’industria tessile, dell’edilizia e in ambiti inediti, come la cosmesi naturale, il campo farmaceutico oppure come biocarburante. Intanto bisogna sapere che la canapa fino all’inizio del secolo scorso, era una pianta diffusamente coltivata nel mondo: grazie al suo gran numero dei prodotti ricavati, è stata per molti secoli uno dei cardini dello sviluppo economico di moltissimi paesi del mondo. Ha un fusto alto e sottile, può essere coltivata per la fibra tessile o per i semi. Se si coltiva la canapa per la fibra tessile il raccolto va fatto subito dopo la fioritura, e si possono ottenere fibre tessili (20 %), stoppa (10 %) e legno o canapolo(70 %). Se si coltiva per i semi, la parte fibrosa o tiglio è interamente costituita da stoppa, cioè da fibra di qualità inferiore inadatta per l’uso tessile, ma che può sostituire la maggior parte delle fibre industriali. Molti contadini vogliono riprendere a coltivare la canapa per un altro importante motivo, data la sua velocissima crescita, sottrae la luce e soffoca tutte le altre erbe presenti sul terreno, liberandolo da tutte le infestanti meglio di quanto non sappiano fare i diserbanti. Il suo potere chelante, infatti, rende la canapa il materiale perfetto per le bonifiche dei terreni contaminati da metalli pesanti effettuate con il processo di “phytoremediation”.
CANAPA PER LA BIOEDILIZIA
Ma scopriamo che cosa si può ricavare da queste materie prime: la canapa può essere utilizzata, come dicevam0, nella bioedilizia, per la realizzazione di mattoni e materiale da costruzione isolante e resistente. Lo stelo della canapa è stato utilizzato insieme alla calce come materiale da costruzione leggero ma molto resistente che è anche un ottimo isolante sia termico che acustico. Con i fusti interi della canapa, pressati con un collante, si possono fabbricare tavole per l’edilizia e la falegnameria in sostituzione del legno, che sono di grande robustezza, flessibilità ed assai più leggere. Con la cellulosa di cui la pianta è ricca, attraverso un processo di polimerizzazione, si possono ottenere materiali plastici pienamente degradabili che, se in molti casi non possono competere con le sofisticate materie plastiche di oggi, hanno comunque fin dall’inizio una serie di usi importanti per imballaggi, isolanti e così via.
CANAPA COME COMBUSTIBILE
La canapa, per la sua alta resa in massa vegetale, è considerata anche la pianta ideale per la produzione di combustibili da biomassa in sostituzione dei prodotti petroliferi. Bruciare combustibili da biomassa anzichè petrolio non fa aumentare l’effetto serra. Infatti l’anidride carbonica viene prima sottratta all’atmosfera durante la crescita della pianta, e poi restituita all’aria al momento della combustione. In questo modo la quantità di anidride carbonica dell’atmosfera non aumenta, al contrario di quello che succede se si bruciano idrocarburi fossili.
CANAPA AL POSTO DI CARTA E COTONE
La pianta di canapa, più produttiva in fibra tessile del cotone, oggi può essere lavorata in impianti che sostituiscono le lunghe e faticose lavorazioni manuali di un tempo. La sua coltivazione richiede pochi pesticidi e fertilizzanti, mentre il cotone specialmente di pesticidi ne richiede moltissimi. Attualmente può essere lavorata in modo da renderla sottile quanto si vuole, e viene proposta in sostituzione del cotone e delle fibre sintetiche. Con la stoppa si può fabbricare carta di alta qualità, sottile e resistente. Con le corte fibre cellulosiche del legno si può produrre la carta di uso più corrente, come la carta di giornale, i cartoni ecc. Fare la carta con la fibra e il legno della canapa comporta importanti vantaggi: innanzitutto per la sua enorme produttività in massa vegetale, e poi perchè la si può ottenere da un’unica coltivazione insieme alla fibra tessile o ai semi.
COSMETICI ALLA CANAPA
Con l’olio di canapa si possono inoltre fabbricare saponi, cere, cosmetici, detersivi (veramente biodegradabili) creme oli per massaggio, bagni schiuma e shampoo, ma anche il dentifricio naturale realizzato con oli essenziali di canapa, salvia e menta piperita e il lucidalabbra alla canapa.
LA CANAPA IN CUCINA
Questa pianta è ricca di acidi essenziali (come Omega 3 e Omega 6), di vitamine (come E, B1, B2) e di antiossidanti naturali capaci di essere altamente preventivi in ambiti infiammatori e allergici. I semi della canapa sono un concentrato di nutrienti e sostanze preziose, che vanno dai grassi polinsaturi alle proteine. Altrettanto ricco di sostanze nutritive utili anche l’olio, che si ottiene dalla spremitura a freddo dei semi e che può essere utilizzato in cucina come condimento alternativo e salutare. E’ particolarmente ricco di grassi insaturi ed è l’ideale per correggere la dieta dell’uomo moderno e per prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio. Tutto questo la rende ottima per chi ama la cucina naturale, vegetariana o chi ama tenersi in salute. Ecco ad esempio una ricetta rapida e gustosa le chips di canapa, ideali per un aperitivo o per accompagnare dei secondi piatti al posto del pane:
INGREDIENTI
450 g di farina semi-integrale di grano duro
50 g di farina di canapa
150 g di olio evo
200 ml vino bianco
semi di finocchietto q.b.
peperoncino q.b.
sale q.b.
PROCEDIMENTO:
Mescolare tutti gli ingredienti solidi in una ciotola, aggiungere l’olio e sfregare bene finché tutta la farina è unta in maniera omogenea. Aggiungere il vino bianco e impastare per una decina di minuti, fino ad ottenere una sfera ben liscia che lasceremo riposare, coperta da un canovaccio, per una ventina di minuti. Infarinare la spianatoia e stendere l’impasto col matterello, fino ad ottenere una sfoglia dello spessore di pochi millimetri. Riporre la sfoglia su una teglia antiaderente e, con una rotella, ritagliare tanti triangolini.
Infornare a 180° in forno già caldo per 20 min, sfornare e lasciare raffreddare.
(fonte ricetta chips finocchietto: www.lucanapa.com)
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L'autore
Eleonora L. Moscara
Eleonora L. Moscara, freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.
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