Fotovoltaico, la protesta contro fisco e burocrazia
Le aziende del settore accolgono con favore le nuove linee guida per il Conto Energia. Ma è necessario guardare oltre l'orizzonte del prossimo triennio
Photo: Pikarl
Fotovoltaico: è ora di allargare gli orizzonti temporali. All’insegna di questa esortazione si è tenuto, la scorsa settimana, il consueto evento annuale organizzato da GIFI – associazione che riunisce le imprese attive nel settore – nella cornice di ZeroEmission Rome 2010. Dove si è discusso di prospettive di sviluppo, senza trascurare le relative numerose problematiche.
Accolte favorevolmente dai soggetti interessati, le nuove linee guida per il Conto Energia sono utili a tracciare la strada da percorrere fino al 2013, ma l’associazione ritiene sia necessario porsi obiettivi a più lungo termine per dare al settore possibilità di crescita significative: “Il Conto Energia 2011 costituisce un netto miglioramento rispetto alla precedete Normativa – ha osservato Gert Gremes, presidente GIFI - anche se le nostre richieste al Governo prevedevano orizzonti temporali più estesi senza nessun limite allo sviluppo del mercato”.
Sono vari i punti in cui gli operatori del settore ravvisano margini di miglioramento. Innanzitutto il periodo inquadrato dalle nuove regole che, spiega Gremes, è limitato: tre anni “non sono sufficienti a pianificare investimenti strutturali ed il limite di potenza incentivabile non rispecchia appieno le potenzialità del settore”. Il presidente GIFI fa riferimento ai 3000 MWp previsti per il 2013 e agli 8000 MWp previsti per il 2020: “Sono sicuro – ha affermato – che l’industria può garantire almeno 15000 MWp di potenza installata al 2020″.
In secondo luogo l’associazione evidenzia come non sia ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per le linee guida nazionali, che senza di esso non possono entrare in vigore ne’ essere recepite dalle Regioni, con apposite leggi regionali.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Gremes – è quello di rimuovere tutti gli ostacoli alla sviluppo del settore, ma dobbiamo anche iniziare subito a lavorare su una prospettiva di più lungo termine e garantire uno sviluppo sostenibile del mercato e dell’industria con l’ottica di integrare, in maniera proporzionale al suo potenziale, la tecnologia fotovoltaica nel mix di fonti energetiche necessarie al raggiungimento degli obiettivi vincolanti del 2020″.
A supporto di questa posizione, Alexander Sorokin – consigliere ANIE/GIFI – ha illustrato la situazione del mercato tedesco, per il quale si prevede entro il 2012 il raggiungimento della grid parity, la condizione di equilibrio tra i costi sostenuti per produrre un kWh con impianti fotovoltaici e quelli per produrlo con fonti convenzionali. Un obbettivo che l’Italia – oggettivamente più baciata dal sole di altri Paesi più a nord – non è stata ancora in grado di raggiungere, a causa della situazione infrastrutturale e della burocrazia che rallentano lo sviluppo di nuove reti ed impianti.
Ed è proprio in questa ottica che, oltre a favorire iniziative per lo snellimento degli adempimenti burocratici, appare opportuno mantenere politiche incentivanti di carattere fiscale e di sovvenzionamento per motivare gli investimenti in nuove iniziative e nel potenziamento delle strutture esistenti.
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L'autore
Dario Bonacina
Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.
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fabio
scrive il 13 settembre 2010 alle ore 09:56
Mentre l'Italia resta a guardare le altre realtà europee, io rischio di rimanere senza lavoro con una famiglia sulle spalle per colpa della burocrazia e della scarsità delle infrastrutture necessarie (vedi Enel & C)