Fotovoltaico e idrogeno nelle stazioni di servizio
Firmata un'intesa tra Acta Spa e Girelli Bruni Spa per l'installazione di impianti fotovoltaici e generatori di idrogeno nelle stazioni di servizio
Photo: credits: Actagroup
Le stazioni di servizio s’incamminano sulla strada delle energie rinnovabili, come richiesto dalle nuove normative. L’ultimo caso: è stato appena stipulato un accordo tra due aziende italiane per installare impianti fotovoltaici e generatori di idrogeno nelle stazioni di servizio.
Sono Acta Spa, che fa ricerca e sviluppo di sistemi per la produzione di idrogeno, e Girelli Bruni Spa, fornitore di prefabbricati metallici e soluzioni innovative in Italia per Agip, Shell, Esso, Total, Erg, Repsol e Auchan.
Girelli Bruni ha completato circa 170 progetti nel 2009, la maggior parte dei quali prevedevano installazioni fotovoltaiche. I generatori prodotti da Acta possono essere integrati in modo sicuro con gli impianti fotovoltaici, per produrre idrogeno pulito, asciutto e compresso. Inoltre, Girelli Bruni diventerà anche fornitore esclusivo della pensilina fotovoltaica portatile realizzata insieme ad Acta, la quale intende distribuire questi prodotti ad autorità locali, porti e altri acquirenti per il rifornimento di idrogeno a biciclette elettriche, imbarcazioni e altre applicazioni.
Acta si aspetta da questo contratto un ricavo potenziale di circa 5 milioni di euro all’anno, stimando di raggiungere questo risultato già nei prossimi 12-18 mesi. «L’accordo porterà i generatori di idrogeno di Acta nel settore automobilistico per la prima volta», afferma Paolo Bert, amministratore delegato di Acta. «Siamo lieti che Girelli Bruni abbia scelto Acta come partner per la fornitura esclusiva; questo accordo dimostra la potente sinergia tra i nostri prodotti alimentati ad idrogeno ed il mondo del fotovoltaico. Acta sta finalmente realizzando la sua ambizione di portare il valore dell’ energia rinnovabile sul mercato».
«La filosofia di rinnovamento e apertura verso le nuove tecnologie, fortemente voluta dalla nuova gestione della Girelli Bruni, ha avuto come coronamento la firma di questo accordo con un’azienda di caratura internazionale e all’avanguardia come è Acta», sostiene Giorgio Ferigo, l’amministratore unico di Girelli Bruni.
Ricordiamo che le stazioni di servizio italiane sono obbligate a adeguarsi alle normative regionali, che prevedono, per ogni nuova installazione, la copertura di una parte del fabbisogno energetico attraverso impianti fotovoltaici e la fornitura di combustibili gassosi, come alternativa al petrolio. Per esempio, secondo la legge della Regione Toscana approvata nel 2005, ogni nuova stazione di servizio deve installare almeno 12 KW di potenza fotovoltaica e prevedere almeno un combustibile alternativo tra metano, lpg o idrogeno.
Condividi
Tag
L'autore
Gabriella Longo
E' laureata in comunicazione e multimedialità. Si occupa di ambienti multimediali per l'apprendimento. Segue l'evoluzione della tecnologia, in particolare nel suo rapporto con la divulgazione e con il racconto del mutamento della nostra società.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Come si vive in una casa in legno nel Salento? Il racconto di Nadia : Abbiamo chiesto ad una giovane mamma salentina come si vive in una casa in legno a Nardò (Le). La costruzione è stata af...