Ecco il nuovo Conto Energia
E' sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Conto Energia ed entrerà in vigore a fine anno. Intanto, il Fisco incentiva l'uso familiare degli impianti che producono energia rinnovabile
Photo: mgenergy
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2010 il decreto che definisce il nuovo Conto Energia per il periodo 2011-2013. Il provvedimento sulla “Incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”, entra in vigore il 31 dicembre 2010, data di scadenza dell’attuale sistema incentivante.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas avrà 60 giorni per definire le modalità, i tempi e le condizioni per l’erogazione delle tariffe e stabilire la loro copertura finanziaria con la componente A3 della bolletta elettrica.
Ricordiamo che con il nuovo Conto Energia entreranno in vigore nuove tariffe incentivanti per il fotovoltaico e ci saranno tagli degli incentivi del 18 per cento per il prossimo anno. Inoltre ci sarà una semplificazione nella suddivisione degli impianti in “impianti fotovoltaici sugli edifici” e “altri impianti fotovoltaici”.
Qui sono disponibili maggiori approfondimenti sul Conto Energia 2011-2013.
Nel frattempo, sempre in materia di produzione di energia pulita, arrivano buone notizie dal Fisco: niente Iva per i piccoli impianti destinati agli usi domestici. E’ quanto chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 88/E del 25 agosto 2010, sottolineando le modalità di agevolazione fiscale per i contribuenti che hanno installato sistemi di produzione di energia rinnovabile diversa dal fotovoltaico e per uso privato, con impianti non superiori ai 20 kw.
Inoltre, ai fini fiscali, la tariffa fissa omnicomprensiva versata dal Gestore dei servizi energetici (Gse) alle persone fisiche e agli enti non commerciali rientra tra i redditi diversi e non concorre ai fini della tassazione diretta nel reddito d’impresa.
Invece, in caso di impianti con potenza superiore a 20 kw o di energia prodotta da chi svolge attività commerciale o lavoro autonomo, la tariffa pagata dal Gse è imponibile ai fini Iva e costituisce un ricavo che concorre alla determinazione del reddito d’impresa.
Infine, come evidenzia l’Agenzia, la tariffa omnicomprensiva costituisce un corrispettivo e non deve essere assoggettata alla ritenuta del 4 per cento prevista dall’ art. 28 del Dpr 29 settembre 1973, n. 600.
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L'autore
Gabriella Longo
E' laureata in comunicazione e multimedialità. Si occupa di ambienti multimediali per l'apprendimento. Segue l'evoluzione della tecnologia, in particolare nel suo rapporto con la divulgazione e con il racconto del mutamento della nostra società.
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