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A Venezia il primo impianto tutto a idrogeno | Tekneco

A Venezia il primo impianto tutto a idrogeno

Ha una potenza di 16 MW totali l'impianto inaugurato ieri in provincia di Venezia. Il primo al mondo a essere interamente a idrogeno

Scritto da il 13 luglio 2010 alle 17:51 | 0 commenti


Ieri a Fusina, in provincia di Venezia, l’amministratore delegato Fulvio Conti e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia hanno inaugurato il primo impianto energetico industriale al mondo alimentato interamente ad idrogeno. L’impianto ha sede nell’area centrale Enel “Andrea Palladio” ed è adiacente al Petrolchimico di Porto Marghera, da cui riceve idrogeno generato come by-product del ciclo produttivo.

La centrale ha una potenza di 16 MW totali: si basa su un ciclo combinato alimentato con idrogeno per produrre energia elettrica e calore che si trasforma in circa 12 MW di potenza. Poi, per aumentare il rendimento del ciclo, l’impianto sfrutta il calore presente nei fumi di scarico per  produrre vapore ad alta temperatura che, trasmesso alla centrale a carbone vicina, genera circa 4MW di capacità energetica aggiuntiva.

La centrale utilizza 1,3 tonnellate di idrogeno all’ora ed emette solo qualche grammo di azoto, per il resto è solo calore e vapore acqueo. Producendo circa 60 milioni di KW l’anno, è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 20mila famiglie, risparmiando nelle emissioni di CO2 per una quantità di oltre 17mila tonnellate.

I costi però rappresentano il tasto dolente. Infatti, secondo Conti, l’impianto è«una perla dal punto di vista ingegneristico» ma è ancora poco competitivo a causa dei costi elevati. Per l’impianto sono stati investiti 50 milioni di euro e i costi per produrre idrogeno sono alti, tant’è che il costo dell’energia che fornisce 20 mila famiglie è 5/6 volte più costoso di un impianto normale. Questa tecnologia «è esportabile dove esistono fonti di sottoprodotto di lavorazioni petrolchimiche per ridurre il costo di approvvigionamento dell’idrogeno, e migliorare l’efficienza» sottolinea l’ad di Enel. E aggiunge: «dobbiamo lavorare quando i costi di approvvigionamento saranno ridotti» ma intanto è importante continuare ad investire nella ricerca, «per altri progetti simili ci vorranno alcuni decenni».

Luca Zaia, invece, sottolinea l’importanza della struttura: «si concretizza il progetto che abbiamo avuto con la firma del protocollo del 2005 per la creazione di questo parco a idrogeno, per un’energia totalmente pulita». Con questo impianto «il Veneto si pone ancora una volta in prima fila, ha il coraggio di rischiare e di investire nell’innovazione. In questa prospettiva noi nella Green Economy vogliamo esserci, per arrivare al 17% di energia da fonti rinnovabili».


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L'autore

Gabriella Longo

E' laureata in comunicazione e multimedialità. Si occupa di ambienti multimediali per l'apprendimento. Segue l'evoluzione della tecnologia, in particolare nel suo rapporto con la divulgazione e con il racconto del mutamento della nostra società.


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