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Vestas, regina dell'eolico, è in crisi | Tekneco

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Vestas, regina dell’eolico, è in crisi

Il colosso danese, da diversi trimestri in perdita, è in trattativa ufficiale per un’alleanza con il gruppo giapponese Mitsubishi

Scritto da il 31 agosto 2012 alle 9:00 | 2 Commenti

Vestas, regina dell’eolico, è in crisi

La regina dell’eolico è in crisi: la danese Vestas, colosso del settore che ha recentemente tocccato il traguardo dei 50 GW installati, ha annunciato nei giorni scorsi il taglio di altri 1.400 posti di lavoro, che si aggiungono ai 2.335 esuberi resi noti lo scorso gennaio. L’imponente organico del Gruppo dovrebbe così ridursi a circa 19mila addetti, in modo da diminuire i costi fissi di più di 250 milioni di euro.

I problemi per Vestas sono simili a quelli di tante aziende del fotovoltaico: la sempre maggiore concorrenza asiatica erode i margini e il business del gigante danese tanto che, pochi mesi fa, due imprese cinesi sembravano aver intenzione di lanciare una scalata alle azioni del Gruppo.

Alla competizione di mercato si devono sommare i ritardi nelle mega commesse per i parchi offshore del Nord Europa: in ballo ci sono cantieri eolici per decine di GW, ma la crisi economica globale sta rallentando l’iter di questi progetti.

Il risultato è che da aprile a giugno Vestas ha registrato una perdita netta per 8 milioni di euro, rispetto a un utile di 55 milioni dello stesso periodo del 2011, su un fatturato in rialzo del 15% a 1,61 miliardi. Si è trattato del quinto trimestre su sei di perdite nette da inizio 2011. Per l’intero 2012 sono state confermate le stime di un giro d’affari compreso tra 6,5 e 8 miliardi, ma Vestas potrebbe tornare all’utile soltanto nel 2013.

Per evitare lo stillicidio di altre trimestrali negative, i dirigenti danesi stanno pensando a un’alleanza asiatica, per la precisione con il gruppo industriale giapponese Mitsubishi. Vestas ha ammesso ufficialmente che sono in corso trattative “in vista di un’eventuale collaborazione strategica”.

Secondo il quotidiano danese Belingske i due gruppi starebbero valutando un’iniezione di capitali di diversi miliardi di corone (diverse centinaia di milioni di euro); in particolare, Mitsubishi potrebbe mettere a capitali freschi nell’ambito della creazione di una nuova joint venture, nella quale confluirebbero gli asset tecnologici dei danesi.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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