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biocarburanti

La ricerca lavora sui carburanti del futuro

Sfruttare i rifiuti per carburanti economici e “puliti” è solo uno degli esempi dell’importante ruolo della ricerca. A cui partecipa anche l’Italia

Scritto da il 29 agosto 2012 alle 9:00 | 0 commenti

La ricerca lavora sui carburanti del futuro

Pagare 40 centesimi per un litro di carburante, per giunta “pulito”… Sembra fantascienza, invece è realtà: negli Stati Uniti alcuni ricercatori hanno già realizzato i primi impianti pilota in grado di trasformare tutti gli scarti biologici in biocarburanti. Si tratta di uno dei tanti esempi dell’importante ruolo della ricerca nel creare nuove fonti rinnovabili o nel migliorare il rendimento di quelle già esistenti.

Partiamo proprio dalla sperimentazione ben avviata per opera dei ricercatori della Gas Technology Institute. Basandosi su determinati processi (detti di idropirolisi e idroconversione integrata) e su catalizzatori chimici già brevettati, sono riusciti a produrre idrogeno a partire dalla materia prima, costituita da qualunque sostanza biologica a partire dai rifiuti “umidi”, e a convertirlo poi in benzina, diesel o carburante per aerei a reazione.

La credibilità del progetto è avvallata dal Doe, il dipartimento per l’Energia statunitense, che ha stimato il costo del carburante risultante appunto in 40 centesimi/litro. Uno dei progettisti ha previsto che entro il 2014 ci saranno degli impianti in grado di produrre fino a 80 mila litri di carburante al giorno.

Ma non ci sono solo gli States nella conquista di nuove idee e soluzioni in materia: in tutto il mondo, Italia compresa, si lavora e si raggiungono risultati praticamente ogni giorno. Proprio l’Italia, in materia di biocarburanti, è molto avanzata, come dimostra il caso di Mossi & Ghisolfi.

Nel settore è degna di nota la sperimentazione avviata dal Centro nazionale di ricerca sulle biomasse dell’Università degli studi di Perugia per l’estrazione di olio dai cardi, piante selvatiche ottime sotto il profilo di eco-compatibilità ambientale e dalle rese eccellenti, oscillando tra i 1.400 e i 1.600 euro per ettaro contro i 700 del grano.


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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