Tecnologie
Tutti i vantaggi delle caldaie a condensazione
Un documento presentato da Assotermica e Imq mette in luce i benefici, in termini ambientali, strutturali ed economici, di questa tecnologia
Nell’ambito del riscaldamento residenziale, una soluzione che si è andata affermando in questi ultimi anni è quella delle caldaie a condensazione: in questi modelli, i prodotti della combustione condensano in un apposito scambiatore di calore che permette di recuperare parzialmente l’energia ancora presente nei fumi che, nelle caldaie tradizionali, viene invece dispersa nell’ambiente esterno. Se combinata con le valvole termostatiche, questa tecnologia consente un risparmio che va dal 30 al 45% in meno del gas consumato annualmente.
Oltre al vantaggio in termini di efficienza, una recente ricerca effettuata da Assotermica e Imq ha messo in luce una serie di ulteriori benefici, che si possono riassumere in costi ridotti di gestione, affidabilità e basse emissioni inquinanti.
Particolarmente importanti sono i vantaggi dal punto di vista ambientale: per ottimizzare il processo di combustione l’apparecchio adotta, infatti, un bruciatore a premiscelazione che permette di ridurre al minimo i consumi di gas e l’emissione di sostanze nocive.
La miscela aria/gas è realizzata completamente all’interno del dispositivo ventilatore, controllato elettronicamente, che la soffia direttamente sul bruciatore. In tal modo è garantito il rapporto ottimale aria/gas. La combustione risulta, oltre che efficiente, anche estremamente pulita con emissioni di NOx e CO bassissime.
Occorre poi prendere in considerazione i vantaggi di tipo strutturale: per velocizzare ulteriormente il processo di sostituzione accelerata dei vecchi impianti per le caldaie a condensazione è stata prevista espressamente – in specifiche situazioni – la possibilità di scaricare i fumi direttamente in facciata. Pertanto, chi installa una caldaia a condensazione potrà avere delle deroghe rispetto all’obbligo di collegamento a camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio.
Possono poi spingere significativamente all’adozione di questa soluzione i numerosi incentivi disponibili: innanzitutto, le caldaie a condensazione possono contare sulle detrazioni d’imposta del 65%, previste nel caso di sostituzione degli impianti tradizionali. Lo sgravio ricomprende anche lo smontaggio e la dismissione dell’impianto esistente, la posa in opera e le prestazioni professionali ed eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.
In alternativa, è possibile optare per il Conto termico: questo incentivo prevede un contributo fino a un massimo del 40% della spesa sostenuta, restituito in un periodo di 5 anni. Un’ulteriore possibilità (sempre in alternativa) è quella di puntare sui Certificati bianchi, ossia i titoli di efficienza energetica che sono scambiati sul mercato con un valore economico.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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