***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Biomasse, sulle emissioni non si può semplificare | Tekneco

Filiera Legno-energia

Biomasse, sulle emissioni non si può semplificare

Tra vecchi e nuovi impianti ci sono differenze nei valori sino a 500 volte. Secondo l’Rse sono necessarie nuove linee guida nazionali

Scritto da il 09 aprile 2014 alle 8:00 | 1 commento

Biomasse, sulle emissioni non si può semplificare

Non tutte le fonti di energia rinnovabile sono egualmente amate. Provate a digitare su Internet la parola “biomasse” seguita da quella “emissioni”: troverete migliaia di pagine, perlopiù con contenuti “apocalittici”. Ma anche a livello di amministrazioni pubbliche si stanno riscontrando numerose perplessità, in particolare verso il proliferare del pellet, ritenuto causa di un diffuso inquinamento ambientale.

Sull’argomento, però, occorre andare cauti, come ha ricordato Domenico Cipriano del Rse, intervenuto nel corso della recente assemblea annuale di Fiper. È inutile negare che le emissioni non esistano: anche nel caso delle biomasse, come per tutti i combustibili, un certo livello di inquinamento è inevitabile.

“Il punto chiave  – ha aggiunto Cipriano –  non è decidere se le emissioni sono di per sé nocive o ininfluenti. È decidere se, a parità di servizio reso (energia prodotta, calore o  elettricità), queste sono un aggravio non necessario per le persone coinvolte e per l’ambiente; se rappresentano, cioè, il minimo inquinamento tecnicamente possibile  al fine di ottenere lo stesso servizio”.

Inoltre, la quantità effettiva di inquinamento non è collegata soltanto al materiale in sé. Le emissioni finali, infatti, sono determinate da almeno quattro diversi fattori: 1) caratteristiche del combustibile, 2) tipo di impianto. 3) La presenza di sistemi di abbattimento/ depurazione degli effluenti 4) Le procedure di gestione utilizzate nel processo produttivo. Dunque è inutile sostenere che la biomassa sia o meno inquinante: esiste una grandissima differenza nelle emissioni tra i caminetti a legna di vecchio tipo e le moderne caldaie (fino a 500 volte). Di fatto, dunque, più che il combustibile in sé sono più importanti l’impianto e il suo trattamento.

Le ricerche svolte dal Rse, anzi, hanno messo il luce che, in taluni casi, a parità di impianto, il quantitativo di polveri fosse collegato soprattutto alla differente gestione e preparazione delle biomasse. Un aspetto che, attualmente, non è affatto preso in considerazione dalle normative sulle emissioni oggi in vigore. Per questo motivo, secondo l’esperto Rse, servirebbero delle linee guida nazionali per la progettazione e gestione degli impianti, nonché per la produzione delle biomasse.


Commenti

È stato inserito 1 commento.

Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Energia Alternativa
rinnovabili caos normativo
Aumenta il costo degli incentivi

In un solo mese il valore degli incentivi riconosciuti alle rinnovabili non fotovoltaiche è aumentato di quasi 500 milioni di euro. Con un peso non indifferente sulle bollette finali pagate dai consumatori

legno
Segnali negativi per il teleriscaldamento da biomasse

La cancellazione del Fondo di Garanzia e il possibile intervento regolatorio all’orizzonte preoccupano il presidente di Fiper, Walter Righini

Close