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Stufe, tante novità sul fuoco/1 | Tekneco

Riscaldamento domestico

Stufe, tante novità sul fuoco/1

Le novità di alcune delle principali aziende del settore evidenziano elevati rendimenti, emissioni ridotte, risparmio energetico e design accurato

Scritto da il 02 novembre 2012 alle 8:30 | 1 commento

Stufe, tante novità sul fuoco/1

Photo: shandchem


L’inverno alle porte sarà decisamente caldo per chi sta decidendo di acquistare una stufa. Le novità sono tante e le aziende puntano a offrire impianti capaci di coniugare prestazioni sempre più elevate, attenzione all’ambiente, innovazioni tecnologiche e grande cura a funzionalità e design. Cominciamo, questa settimana, a presentare le novità più significative di due tra le più importanti realtà del settore.

Caminetti Montegrappa

In tutti i più recenti modelli di stufa a pellet presentati dall’azienda veneta sono presenti due sistemi: Automatic power system e Kit controllo combustione. Con il primo, l’apparecchio modula automaticamente la propria potenza termica così da mantenere costante il calore, secondo gli effettivi bisogni dell’ambiente. Mediante Kcc, invece, è possibile variare il controllo della fiamma considerando fattori quali il tipo di pellet utilizzato, la quota altimetrica, il tipo di installazione ecc., garantendo una combustione più efficace e duratura e riducendo gli interventi di manutenzione.

Nella collezione 2012 vengono proposti nuovi modelli di stufe a pellet con livelli di potenza variabili da 6 a 20 kW. Tra le novità si segnalano Iron e Icona: entrambe contano tra le dotazioni di serie quali cronotermostato e display retroilluminato, digitale, multifunzione oltre a – optional – il radiocomando multifunzione e il kit per la collocazione in sospensione, a muro.

Per i modelli a legna segnaliamo invece Tech 3, caminetto monoblocco caratterizzato da tre lati trasparenti, in vetro ceramico (resistente a shock termico di 750 °C), progettato per ottenere un alto rendimento termico, grazie al sistema integrato di recupero del calore che consente di abbattere le emissioni inquinanti e di ridurre i consumi.

Palazzetti

Grande attenzione della società friulana al controllo delle emissioni. A partire da O2Ring, un sistema di purificazione dei fumi della combustione che, abbinato alla tecnologia già esistente della valvola di regolazione, permette di abbattere oltre l’80% delle polveri sottili emesse dalla combustione del legno in stufe e caminetti.

Tra le novità, particolare rilievo meritano le nuove stufe a pellet Ecofire® idro ermetiche, progettate per trasferire all’acqua la quasi totalità del calore prodotto. Sono dotate di un innovativo focolare caratterizzato dalla forma poligonale a semicerchio quasi chiuso della camera di combustione, che circonda quasi completamente la fiamma: così viene limitata al massimo la dispersione di calore dal vetro. Inoltre, grazie agli accorgimenti messi in pratica, la quasi totalità dell’energia è ceduta all’acqua.

Innovativi anche il sistema di pulizia degli scambiatori di calore, che li mantiene sempre puliti garantendo la massima efficienza, e il sistema elettronico che controlla la combustione regolandola in funzione delle condizioni di lavoro. L’hi-tech è di casa: tutte le regolazioni e i comandi vengono effettuati tramite un nuovo display touch screen.


Commenti

È stato inserito 1 commento.

  • novali dorina
    scrive il 05 novembre 2012 alle ore 12:09

    parlando di energia alternativa ed ecologia vorrei vedere da parte di chi si occupa di queste cose, non solo "marchette" ma anche analisi serie sulla legna come energia alternativa a km 0 visto che l'italia ora in grado di produrre solo circa il 10% del fabbisogno nazionale di pellets per il resto importiamo tutto dall'estero compreso il riciclaggio non perfettamente rispettoso dell'ambiente di foreste , a volte contaminate dei paesi dell'est. Non è un segreto lo scandalo SU PELLETS RADIOATTIVO, C'è STATO ED ORA CON MENO CLAMORE C'è NUOVAMENTE. CI SONO CASCATI ANCHE PRODUTTORI ITALIANI IGNARI DELLA PROVENIENZA DELLA MATERIA PRIMA DA LAVORARE. POICHè QUESTA è LA REALTà TAGLIAMO ALBERI NEI PAESI DELL'EST, LI TRASPORTIAMO, LI LAVORIAMO, SIA NOI SIA L'AUSTRIA; E NON CONSIDERIAMO I COSTI AMBIENTALI DI QUESTE OPERAZIONI. iL PELLET COME MATERIALE DI RECUPERO DELLA PRIMA LAVORAZIONE DEL LEGNO è ORMAI UNA BASSISSIMA PERCENTUALE E A BEAVE SARà QUASI UN RICORDO. DORINA

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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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