***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Il credito cooperativo sostiene la Green economy | Tekneco

Fonti rinnovabili

Il credito cooperativo sostiene la Green economy

Rinnovata la convenzione quadro tra Federcasse e Legambiente per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato

Scritto da il 26 luglio 2013 alle 8:30 | 0 commenti

Il credito cooperativo sostiene la Green economy

Il tema dell’accesso al credito, soprattutto in un momento economico difficile come quello attuale, rappresenta una delle noti dolenti per le rinnovabili e, più in generale, per l’intera green economy italiana.

Un segnale positivo arriva dall’accordo siglato tra Federcasse (Associazione delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane che contano oltre 4.400 sportelli) e Legambiente per il rinnovo triennale (2013-2015) della “convenzione quadro” finalizzata a diffondere l’uso di fonti di energia alternativa (e non solo) attraverso la rete delle Bcc e mediante finanziamenti a tasso agevolato.

Destinatari dei finanziamenti delle Bcc (a fronte di una istruttoria tecnica di Legambiente) sono famiglie, imprese ed enti pubblici che avranno così l’opportunità di migliorare l’efficienza energetica dei propri locali o di diventare, essi stessi, produttori di energia pulita.

La collaborazione, avviata nel 2006, in questi sette anni ha consentito di finanziare 5.440 progetti su tutto il territorio nazionale, per un totale di 260 milioni di euro di investimenti.  In particolare si è trattato di circa 5 mila interventi di installazione di impianti fotovoltaici, 223 di  solare termico, 51 per  impianti a biomasse, 132 per interventi di efficienza energetica, 12 di mini eolico, 14 di geotermico, 2 mini idroelettrico. Sono stati inoltre anche supportati 97 interventi di bonifica di coperture in Eternit (amianto)  sostituiti con impianti fotovoltaici.

La nuova Convenzione sarà ampliata rispetto alla precedente versione. Le linee di finanziamento, infatti, passeranno da 4 a 6 e gli ambiti di applicazione riguarderanno, oltre a energie rinnovabili, efficienza energetica, risparmio idrico e mobilità sostenibile, anche altri settori strategici da un punto di vista ambientale, come gli acquisti verdi e la salvaguardia e valorizzazione del territorio.

«Siamo particolarmente soddisfatti del rapporto con il mondo del Credito cooperativo – ha affermato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – che ci ha permesso di raggiungere risultati molto significativi per diffondere una nuova cultura promuovendo efficienza, rinnovabili attraverso finanziamenti diffusi in modo capillare nel territorio nazionale. La sfida per i prossimi tre anni della convenzione rinnovata  è quella di allargare il campo di azione a una serie di progettualità che permettano di tutelare maggiormente le bellezze del territorio e diffondere significativamente stili di vita virtuosi e sostenibili a partire dalla rivoluzione energetica ma comprendendo anche mobilità sostenibile, agricoltura e turismo di qualità. Un bel segnale in un momento di così grave crisi che sta attraversando il nostro Paese».


Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Energia Alternativa
8657124345_68ec1ea3bf_z
In Italia si testa il fotovoltaico del futuro

ESTI, il laboratorio di ricerca italiano appena rinnovato, diventerà il riferimento della ricerca Ue dedicata alle tecnologie solari più promettenti

bioetanolo
Biocarburanti, la Ue vuole dei limiti

La Commissione ambiente dell’Europarlamento ha fissato un tetto per l’utilizzo dei contestati biocombustibili di prima generazione

Close