normativa
Pellet, rischio aumento dell’Iva dalla Legge di Stabilità
Lo prevede un emendamento presentato alla legge di stabilità, che favorirebbe le fonti fossili come Gpl e Gasolio
Oltre 2 milioni di famiglie in Italia usano il pellet per riscaldare le proprie case. Un fenomeno che è letteralmente esploso negli ultimi anni, in particolare nel Nord Italia. Un fenomeno che sta aiutando il nostro Paese a centrare gli obiettivi sulle rinnovabili termiche, anche se il motivo che spinge i consumatori a questa scelta è soprattutto economico, ossia il differenziale di prezzo rispetto ai carburanti di origine fossile, senza contare la detrazione del 50%. Come spesso capita, però, sono all’orizzonte cambi normativi che potrebbero ribaltare l’attuale quadro, sostanzialmente favorevole al pellet, come ha denunciato il Coordinamento Free. Eppure tutto ha origine da una disposizione che avrebbe dovuto ulteriormente favorire le rinnovabili termiche: infatti, inizialmente, l’art. 19 (Imprese) del DDL Legge di Stabilità 2015 prevede la soppressione delle agevolazioni sul gasolio e GPL utilizzati, come combustibili per riscaldamento, in particolari zone geografiche. Un articolo che, se approvato, avrebbe probabilmente segnato il declino irreversibile di queste fonti di generazione.
Ma un emendamento presentato alla commissione Finanze della Camera si propone di annullare questa disposizione reintroducendo l’agevolazione per Gpl e gasolio. Non solo: contemporaneamente, a copertura della agevolazione, l’emendamento prevede l’aumento della aliquota IVA del pellet dall’attuale 10% al 22%. Un aggravio che, ovviamente farebbe innalzare il costo di questo combustibile legnoso, facendone abbassare la competitività. “Questa modifica al testo originario voluto dal Governo, se approvata, di fatto si tradurrebbe automaticamente in aumento indiscriminato del prezzo al consumo del pellet. In pratica il paradosso è che per mantenere una agevolazione dei combustibili fossili come gasolio e GPL si penalizza un combustibile rinnovabile come il pellet. Chiediamo che questo tentativo di penalizzare il pellet in modo ingiustificato venga prontamente rivisto, diversamente il danno alle famiglie, alle imprese del settore e a questa preziosa componente della termica rinnovabile avrebbe effetti gravissimi”, scrive perciò il Coordinamento Free.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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