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Puglia: parte il regolamento 2011 sulle rinnovabili

La Regione fissa nuovi parametri per la costruzione degli impianti, con maggiori vincoli a tutela del territorio. Riduce però anche la burocrazia

Scritto da il 03 gennaio 2011 alle 8:59 | 0 commenti

Puglia: parte il regolamento 2011 sulle rinnovabili

Photo: Elisabetta


Meno burocrazia e maggiori vincoli per tutelare il territorio. Sono i due elementi del nuovo regolamento regionale sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. E’ divenuto operativo dall’inizio del nuovo anno con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Procedure online

Con l’obiettivo di snellire la burocrazia, le procedure per ottenere le autorizzazioni alla costruzione di nuovi impianti possono avvenire solo via Internet, attraverso il portale Sistema Puglia, e anche la corrispondenza è concentrata nel canale online, con il ricorso alla posta certificata. Gli stessi documenti devono essere in formato digitale, cioè proiettabili sulla cartografia del Sistema Informativo Territoriale. Secondo quanto indicato nel regolamento, questo dovrebbe consentire di arrivare all’emissione del parere entro sei mesi dalla richiesta. Una scadenza che, in ogni caso, dovrà fare i conti con la mole di richieste che arriveranno agli uffici regionali, che negli ultimi anni non hanno visto rinforzare i propri organici nonostante il boom registrato dal settore.

Vincoli paesaggistici in linea con i dettami nazionali

I vincoli alla localizzazione degli impianti seguono i principi fissati a livello nazionale dal decreto del ministro per lo Sviluppo Economico del 10 settembre scorso, intitolato “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”. L’elenco delle aree “non idonee” alla localizzazione riguarda: aree costiere, aree di notevole interesse pubblico, beni culturali, boschi, corsi d’acqua, fiumi, gravine, grotte, laghi, lame, parchi, riserve, siti Unesco, torrenti, tratturi, e zone archeologiche.

Una novità rispetto alla disciplina nazionale e alla maggior parte degli altri regolamenti regionali è costituita dall’inidoneità anche per i “coni visuali”, come vengono definite le vedute panoramiche di alcune aree regionali. È il caso, ad esempio, di Castel del Monte, Dragonara, Vieste, Parco delle Dune Costiere, Alberobello, Locorotondo e Ostuni.


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L'autore

Luigi Dell'Olio

Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.


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