formazione
Installatori, scongiurato il rischio esodati
Lo stabilisce il recente decreto del Governo: i tecnici con titolo di scuola dell’obbligo potranno continuare a installare impianti da fonti rinnovabili
Il Governo cambia rotta sul delicato tema della formazione delle rinnovabili: il Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013, che ha approvato la proroga sulle detrazioni per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, ha di fatto riaperto le porte all’installazione di impianti a energie pulite anche per quelle figure professionali che sarebbero state escluse dal Decreto 28/11. Questa normativa, come avevano denunciato le associazioni di categoria, avrebbe sostanzialmente impedito l’abilitazione ai responsabili tecnici delle imprese impiantistiche dotati di titolo di scuola dell’obbligo.
Le modifiche apportate, invece, consentono la qualificazione automatica dei responsabili tecnici che, non in possesso di titolo di studio, si sono abilitati grazie alla loro esperienza professionale. Il decreto, inoltre, proroga al 31 ottobre 2013 l’obbligo in capo alle Regioni e alle Province autonome di attivare un programma di formazione per gli installatori di impianti a fonti rinnovabili o di procedere al riconoscimento di fornitori di formazione, oltre a dare loro la possibilità di “riconoscere ai soggetti partecipanti ai corsi di formazione crediti formativi per i periodi di prestazione lavorativa e di collaborazione tecnica continuativa svolti presso imprese del settore”.
Insomma, i circa 80.000 impiantisti italiani esclusi dalla precedente normativa possono tirare un sospiro di sollievo. «Il decreto legge in materia di efficienza energetica, varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, consente a tutti coloro che installano impianti nel settore delle energie rinnovabili di continuare a lavorare e di non finire tra gli esodati – ha dichiarato Carmine Battipaglia, presidente Cna installazione e impianti – . Dal 1 agosto c’era il rischio che si creasse una situazione ad altissimo pericolo per il futuro stesso delle imprese. Era scattata una totale discriminazione verso i responsabili tecnici delle imprese impiantistiche che non avrebbero potuto farsi riconoscere pienamente l’altissima qualificazione professionale acquisita in anni di lavoro nel settore».
«Il decreto del Governo – ha concluso il presidente di Cna installazione e impianti – finalmente legittima questa qualificazione e consente anche a tutti i nostri installatori in possesso del titolo di studio della scuola dell’obbligo di continuare a operare negli impianti per le energie rinnovabili».
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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